• BLOG DIDATTICO DI SOSTEGNO

    Si dice di solito "nero sul bianco" per marchiare negativamente qualcuno, io invece provo a cancellare questa macchia nera cercando di trasmettere non solo risorse ma anche valori umani. Se siete perplessi non preuccupatevi è un buon segno, in quanto la perplessità è l'inizio della conoscenza...

giovedì 28 giugno 2012

Eccoci alla fine dell'anno scolastico 2011/12 ... ormai penso che tutti noi docenti abbiamo concluso tutte le attività scolastiche e i vari impegni!!! Anche per quest'anno è fatta... Vi auguro a tutti buone vacanze e buon rientro a casa a tutti i docenti che per motivi di lavoro sono fuori casa...

Bianco Sul Nero sarà sempre attivo, pronto ad aggiornarvi di novità, risorse, attività e proposte didattiche!!!

Ricordatevi sempre che...
<><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><><>

BUONA ESTATE 2012!!!!!! :-)

giovedì 21 giugno 2012

Ecco un modello vuoto di registro di sostegno (messo a disposizione da una Docente, Filomena un' amica su facebook), stampabile ma utile anche perchè in formato .doc permette la compilazione informatica riducendo gli errori e permettendo un rivisionamento più semplice.

domenica 17 giugno 2012

Un documento segnalato da Diana (attraverso la chat di questo blog) che potrebbe essere utile per le maestre e per le educatrici della scuola dell'infanzia.

E' importante sviluppare le abilità metafonologiche fin da piccoli... queste abilità sono processi cognitivi nel corso dei quali si richiede al bambino di rivolgere la sua attenzione…all’aspetto acustico dell’informazione, per analizzarla e quindi tradurla in un codice grafico.

Clicca qui per scaricar queste info sullo sviluppo della abilità metafonologiche.


Ecco a voi un questionario per rilevare gli aspetti emotivi-relazionali dei nostri alunni. Il test è completo di istruzioni , tabella di valutazione e di rilevamento dati.  E' un materiale fornito dalla maestra Chicca Petruzzi, docente molto attiva e professionale, colgo l'occasione per ringraziarla per la condivisione. 

Troppo spesso nella scuola vengono trascurati gli aspetti emotivi del processo di sviluppo del bambino a tutto vantaggio di quelli puramente cognitivi. Si nega costantemente l'unione esistente tra la componente affettiva e quella cognitiva, pur avendola osservata in tutte le situazioni di apprendimento.
L'atteggiamento dell'insegnante più che le sue parole, le sue aspettative, anche quelle non dichiarate apertamente, le comunicazioni verbali e non verbali, la stima e la fiducia che ripone o no nelle capacità dell'alunno influiscono sul bambino sostenendo o impedendo, facilitando o ostacolando qualsiasi azione conoscitiva.
L'educazione affettiva, quindi, dovrebbe occupare nella scuola un ruolo fondamentale, avviando il bambino ad una più profonda, positiva e realistica conoscenza di sé, dei suoi dialoghi interiori, delle sue potenzialità, delle sue fragilità e ad instaurare rapporti gratificanti con gli altri basati sulla collaborazione, il rispetto, il dialogo.

La Maestra Chicca mi ha fornito di due modelli di Piano Didattico Personalizzato per i DSA, sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria...
Cliccate sotto per scaricarli:


Il sito http://www.aiditalia.org offre altri modelli e le guide necessarie per la compilazione.

Inoltre è possibile presentare un modello di "Richiesta di Percorso Personalizzato per lo studente", può essere utilizzato dalle famiglie e dato alla Scuola frequentata dal proprio figlio/a, nel momento in cui viene consegnata la diagnosi specialistica di DSA. Si consiglia di far protocollare sia la richiesta che la diagnosi clinica.
I predetti documenti possono anche essere inviati alla Scuola per raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il Percorso Personalizzato rappresenta una buona occasione per costruire una sinergia di azione scuola-famiglia, alla base del successo formativo di ogni studente Modello per la richiesta del PDP alla scuola (doc).
Oggi vi parlo di un test sui DSA che non tutti gli operatori della scuola conoscono... "La batteria di test SALBI" è uno strumento concreto e di veloce applicazione che permette alle insegnanti, ma anche a logopedisti, pedagogisti e psicologi, di individuare la sottile differenza che separa il cattivo lettore dall'eventuale bambino con Disturbo Specifico. 
Il somministratore ideale è stato individuato nella figura dell'insegnante; l'agilità e la brevità delle prove permettono la somministrazione di esse all'intero gruppo classe. 

scarica il Manuale Salbi Manuale Salbi (545.21 KB)
scarica il Test Salbi Test Salbi (267.49 KB)

La maestra Chicca (collabratrice di questo blog) mette a disposizione una bellissima griglia per la registrazione dei risultati del test... clicca qui per scaricare la gliglia (.xls). 

Vi segnalo anche un software... "Strudle" è un'applicazione open source, realizzata dal Dipartimento di Sistemi e Informatica dell'Università di Firenze. Si tratta di un supporto informatico che permette di automatizzare la correzione delle prove del test SALBI e di elaborarne i risultati sottoforma di grafico. Il software usa un calcolatore per l'analisi in tempo reale dei risultati della somministrazione, confrontandoli con i valori del campione iniziale di validazione.
Scarica l'applicativo di strudle open source, scarica il manuale.

venerdì 8 giugno 2012

Questo è un post personale, scritto di mio pugno... l'anno scolastico è finito e ci ritroviamo a riflettere sul nostro operato:

Sono queste le più grandi soddisfazioni per un docente... educare e formare i propri alunni con un senso del dovere altissimo in quanto consapevoli del nostro ruolo importante. Quel viaggio delle emozioni iniziato anni fa... non termina mai, così anche oggi con persone splendide e in particolare con colleghe, genitori e bambini si è chiuso un momento... che nonostate il passare del tempo tutto sarà sempre vivo nei nostri cuori! Oggi, giorno di chiusura dell'anno, ognuno di noi ha percepito emozioni davvero uniche anche se divese... ma tutti abbiamo in comune i nostri sguardi che incrociandosi comunicavano amore in forma pura, i nostri battiti del cuore accellerati ma accoglienti, le nostre mani sporche di gesso e di inchiostro ma così grandi da abbracciarvi tutti... i canti dei bambini e la loro meraviglia espressa nei loro occhi... Ciao Bambini, ciao ragazzi... un arrivederci e in bocca al lupo per tutto! 
Il viaggio continua con nuove avventure... e noi docenti non ci stancheremo mai di ricominciare... e come piccole matite di Dio proseguiremo in questo meraviglioso mestiere e valore di vita...

domenica 3 giugno 2012

 Ecco alcuni consigli molto utili per gli insegnanti - educatori e genitori per la gestione di un caso di autismo:

1. Prediligete il linguaggio descrittivo/dichiarativo: il linguaggio dichiarativo invita ad interagire, mentre quello imperativo/richiestivo implica il rimando di risposte che il bambino non conosce o non è in grado di fornire se non ha ben compreso la richiesta, scatenando ansia e frustrazione. Quando l'ansia aumenta, il bambino autistico potrebbe dare luogo ad episodi di auto od etero lesionismo. Col tempo, inoltre, la ripetitività delle medesime domande, potrebbe portare al rimando di “risposte meccaniche” (imparate a memoria);

2. Lasciate al bambino il tempo di elaborare l'input ricevuto: uno degli errori che si commette più spesso, è quello di non lasciare al bambino il tempo necessario per studiare una strategia, comprendere il contesto, capire cosa desideriamo che faccia o risponda (ad es. “di colore è la bandiera?” - “forza, dimmi di che colore è!” - “mi ascolti?!” - “la bandiera è di colore ver...” - in un susseguirsi crescente di input). Ogni volta che lo sollecitiamo, è necessario lasciargli del tempo (circa 30 sec.) prima di rafforzare/ripetere la domanda/richiesta. A mano, a mano che aumenterà la conoscenza e la relazione tra il bambino e l'adulto, i tempi diventeranno sempre più brevi;

3. Mettete in grande risalto i successi: l’obiettivo è quello di accrescere il senso di competenza del bambino e la sua motivazione per affrontare sistemi dinamici sempre più complessi;

4. Lasciate che il bambino faccia esperienza: si impara molto di più dagli errori che dalle situazioni che si svolgono in modo regolare, inoltre, l’errore contribuisce alla formazione della memoria episodica;

5. Procedete lentamente: tutte le attività devono e possono essere realizzate con pause (specie verbali) e lentamente, in modo da fornire al bambino tempo e modo per comprendere il contesto.

Dott. Steven Gutstein e Dott.ssa Rachelle Sheely

Post più popolari