Una petizione importante, da leggere , fimare e diffondere più possibile...
Il 28 febbraio 2017 è stato presentato
alla Camera dei Deputati il decreto legislativo per modificare ed
integrare il Testo Unico del pubblico impiego. Il testo è stato
assegnato alle Commissioni Lavoro e Bilancio della Camera e a quella
bicamerale per la semplificazione.
Il Testo disciplina, tra le altre cose, norme per la conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro ma non si occupa di quelli dei genitori
di disabili gravi, caricati dal doppio onere di dover assistere figli
che soffrono e che non saranno mai autosufficienti, "lasciati soli" come
ha ben descritto il servizio, così intitolato, di Presa Diretta andato
in onda il 6 marzo 2017 su Rai3.
Con alcune associazioni di categoria chiediamo ai parlamentari che
sia emendato l'articolo 7 del Testo Unico (d.lgs. 165/2001) e aggiunto
il comma 3-bis:
“A tutela e sostegno della genitorialità, al personale di ruolo
dipendente dalle pubbliche amministrazioni con figli disabili in
situazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge
104/1992, è riconosciuto come criterio di priorità l’assegnazione della
sede di servizio nel comune di residenza del figlio, in soprannumero o
in posizione di comando.”
Oppure, in alternativa, una soluzione che impedisca il disgiungimento
familiare nel caso di figli disabili, analogamente a quanto previsto
per il personale coniuge di militare o di categoria equiparata.
Perché è importante?
Siamo insegnanti, lavoratori della pubblica
amministrazione, assegnati in base ad asettici algoritmi e procedure che
non operano le dovute differenze, a sedi a centinaia di chilometri dai
nostri figli malati gravi e non autosufficienti. In carenza di legge, in
sede di contrattazione nazionale, non siamo sufficientemente tutelati
perché i posti disponibili vengono occupati da chi ne ha diritto in
quanto disabile al 67%.
Il problema è che il 67% si può ottenere cumulando patologie lievi come l'asma.
Noi genitori di malati gravi, non autosufficienti al 100%, siamo
soggetti a trasferimenti, lasciando i nostri figli senza la necessaria
assistenza. Ogni giorno siamo posti dinnanzi ad una scelta: assistere i
nostri figli non autosufficienti o abbandonarli per andare a lavorare.
In carenza di una norma che concili anche i tempi di vita e di lavoro
dei genitori dei malati gravi, si compie il disgiungimento familiare di
Stato.
Con l'impegno preso dalla ministra Valeria Fedeli, dopo l'incontro
del 20 gennaio con una delegazione di mamme da varie parti d'Italia,
abbiamo la possibilità di compiere un progresso di grande civiltà.
Diamo voce ai nostri figli gravemente malati che non possono parlare a cause delle patologie che li affliggono.
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https://www.fare.progressi.org/petitions/non-possiamo-lasciarli-soli