• BLOG DIDATTICO DI SOSTEGNO

    Si dice di solito "nero sul bianco" per marchiare negativamente qualcuno, io invece provo a cancellare questa macchia nera cercando di trasmettere non solo risorse ma anche valori umani. Se siete perplessi non preuccupatevi è un buon segno, in quanto la perplessità è l'inizio della conoscenza...

sabato 27 aprile 2024


Il Patto di corresponsabilità educativa (introdotto con la Direttiva Ministeriale 107/2007), sottoscritto all'iscrizione dai genitori degli alunni della scuola, rappresenta un impegno reciproco tra scuola e famiglia nel favorire il successo formativo di ogni studente. Si tratta di un atto di condivisione di obiettivi, principi e comportamenti che orientano il percorso scolastico del bambino.

La firma del Patto da parte dei genitori non dovrebbe intendersi come un mero atto formale, ma piuttosto come l'avvio di un percorso di coinvolgimento attivo nella vita scolastica dei figli.

Un aspetto cruciale di questo patto è la valutazione della collaborazione dei genitori. Tale valutazione, solitamente riportata sul registro elettronico, mira a monitorare il livello di coinvolgimento delle famiglie nel percorso scolastico dei propri figli. 

La sinergia tra i due contesti educativi è indispensabile per:

  • Monitorare il progresso dello studente;
  • Individuare eventuali difficoltà e predisporre interventi di supporto;
  • Promuovere il benessere e la motivazione all'apprendimento;
  • Orientare le scelte scolastiche e future del bambino.

Per rafforzare questa collaborazione, le scuole hanno introdotto nel registro elettronico una sezione dedicata alla valutazione del livello di partecipazione dei genitori, solitamente lo si trova in pagella nel giudizio. La valutazione della collaborazione non deve essere vista come un'etichetta, ma come un'opportunità di valorizzare il ruolo dei genitori nel processo educativo. Riconoscere il loro impegno e le loro competenze rafforza il senso di appartenenza alla comunità scolastica e li motiva a contribuire attivamente alla crescita dei propri figli.

Quindi, attraverso questa valutazione, la scuola può:

  • Riconoscere l'impegno dei genitori che si attivano concretamente e positivamente;
  • Incentivare la partecipazione di coloro che risultano meno coinvolti;
Ma cosa si deve considerare nella valutazione?

  • Partecipazione a colloqui individuali e riunioni di classe: la frequenza e l'attiva partecipazione dei genitori a questi incontri rappresentano un indicatore significativo del loro interesse e coinvolgimento.
  • Disponibilità al dialogo e al confronto.
  • Collaborazione positiva con i docenti.
  • Rispetto delle regole e delle scadenze.
  • Rispetto delle regole interne dell'istituto.
  • Mantenere una comunicazione fluida e costante con la scuola, con una proficua collaborazione.

Tuttavia, è necessario un impegno concreto da parte di tutte le componenti coinvolte per superare le criticità e valorizzare le potenzialità di questo modello educativo.


Parlare della morte ai bambini a scuola è un tema delicato e importante che richiede sensibilità e tatto. Ecco alcuni consigli per affrontare questo argomento in modo adeguato:
  • Scegliere il momento giusto: Non esiste un momento perfetto per parlare della morte, ma è importante evitare periodi di stress o di particolare vulnerabilità per i bambini. Può essere utile cogliere l'occasione da un evento specifico, come la morte di un animale domestico o di un parente anziano, per affrontare l'argomento in modo naturale.
  • Creare un ambiente sicuro e accogliente: Assicurarsi che i bambini si sentano a loro agio e liberi di esprimere le proprie emozioni e i propri dubbi. È importante creare un clima di ascolto e di non giudizio, in cui i bambini non si sentano in imbarazzo a fare domande.
  • Adattare il linguaggio all'età: Usare un linguaggio semplice e chiaro, adatto all'età dei bambini. Evitare eufemismi o termini vaghi che potrebbero generare confusione. Per i bambini più piccoli, si può utilizzare la metafora del ciclo della vita, spiegando che la morte è come la fine di una stagione e l'inizio di una nuova. Con i bambini più grandi, si può entrare in dettagli più concreti.
  • Essere sinceri e onesti: È importante essere sinceri con i bambini e non nascondere loro la verità. Tuttavia, è altrettanto importante evitare di spaventarli o di angosciarli. Usare un tono rassicurante e positivo, sottolineando che la morte è una parte naturale della vita.
  • Rispondere alle domande in modo completo: I bambini avranno sicuramente molte domande sulla morte. È importante rispondere a tutte le loro domande in modo completo e onesto, anche se le loro domande ci sembrano difficili o scomode. Se non si è in grado di rispondere a una domanda, è importante essere sinceri e dire che si cercherà la risposta.
  • Lasciare che i bambini esprimano le loro emozioni: La morte può suscitare nei bambini una vasta gamma di emozioni, come tristezza, rabbia, paura e confusione. È importante permettere loro di esprimere liberamente le loro emozioni senza giudicarli o minimizzarle.
  • Offrire supporto e conforto: I bambini che hanno subito un lutto potrebbero aver bisogno di supporto e conforto extra. È importante essere presenti per loro, ascoltarli e aiutarli a elaborare il loro dolore. In alcuni casi, potrebbe essere utile il supporto di uno psicologo o di un altro professionista della salute mentale.
Parlare della morte ai bambini non è mai facile, ma è importante farlo in modo aperto e onesto. Seguendo questi consigli, è possibile aiutare i bambini a comprendere questo argomento delicato in un modo che sia appropriato alla loro età e che li aiuti a sviluppare meccanismi di coping sani.

Vi propongo una fiaba proveniente da https://www.youtube.com/@Pasticciotti che può aiutare...

C'è chi dice che la Morte abbia il cuore sordo e nero come il carbone, ma non è vero...
Sotto a quel mantello, il suo cuore è rosso come il tramonto più bello e batte d'amore profondo per la vita.
Che valore avrebbe la vita, se non ci fosse la morte?
Chi potrebbe mai rallegrarsi del sole, se non ci fosse mai un giorno di pioggia?
E si potrebbe mai desiderare il giorno, se non esistesse la notte?

Ecco a voi una storia "Piangi cuore, ma..." di Glenn Ringtved - Illustrazioni di Charlotte Pardi, utile per parlare in classe o a casa di questo argomento, non così semplice!


domenica 31 marzo 2024


La nota disciplinare è un provvedimento che, a seconda della gravità del comportamento scorretto, può assumere diverse forme: annotazione sul registro, convocazione dei genitori, sospensione dalle lezioni. 

Spesso nella forma di "comunicazione alle famiglie", specialmente nella scuola primaria, la nota viene trascritta nel diario degli alunni. 

Di fronte a una nota, molti genitori si sentono chiamati in causa e temono di essere giudicati, quindi possono reagire con la difesa del figlio - “Non è possibile che abbia detto a fatto questo...” - oppure con l’indifferenza o la sottovalutazione della comunicazione “…E che sarà mai!”

La nota, cioè la comunicazione di un comportamento scorretto, è da intendersi oggi come una comunicazione attraverso cui la scuola chiede alla famiglia di aiutarla e sostenerla perché in difficoltà o semplicemente perché desiderosa di collaborazione davanti a un comportamento dell’alunno o di un gruppo che ritiene non adeguato.

Al genitore la nota arriva proprio come un atto di alleanza e gli consente di essere consapevole di ciò che succede in classe, per capire meglio le eventuali difficoltà del figlio/i e realizzare in modo concreto quel patto educativo con la scuola di cui tanto si parla. Leggere insieme e discutere con il proprio figlio una nota, per esempio, può essere un motivo di crescita e di comprensione reciproca. E magari questo permetterà di creare l’occasione per i genitori di comunicare ai docenti che si lavorerà anche a casa su un aspetto educativo da consolidare, o che si richiederanno eventuali approfondimenti sull’accaduto, laddove necessario.

Ecco a cosa serve in generale la nota disciplinare:

  • Funzione deterrente: la nota disciplinare ha una funzione deterrente, in quanto dissuade gli studenti dal tenere comportamenti scorretti. La consapevolezza di poter ricevere una sanzione può spingere gli studenti a riflettere sulle proprie azioni e a scegliere di comportarsi correttamente. Usata nell'immediato in classe è un deterrente per non mettere in atto comportamenti pericolosi per sé stessi e per gli altri e quindi garantire almeno l'integrità fisica di tutti (da non sottovalutare).
  • Assunzione di responsabilità: la nota disciplinare può aiutare gli alunni ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Quando uno studente riceve una sanzione, è costretto a confrontarsi con le conseguenze del proprio comportamento e a capire che le sue azioni hanno un impatto sugli altri.
  • Riconoscimento delle regole: la nota disciplinare può aiutare gli studenti a riconoscere l'importanza delle regole e del rispetto reciproco. La scuola è una comunità in cui tutti hanno il diritto di imparare e di stare sereni. Le regole servono a garantire il buon funzionamento della comunità e il rispetto di tutti.

Opportunità di crescita:

  • La nota disciplinare può essere un'opportunità di crescita per gli alunni. Può essere un momento per riflettere sui propri errori e per imparare a comportarsi meglio in futuro. 
  • La nota disciplinare non deve essere vista come una punizione fine a se stessa, ma come un'occasione per avviare un dialogo costruttivo tra studente, docente e famiglia. La scuola deve lavorare in sinergia con la famiglia per aiutare lo studente a crescere e a diventare un membro responsabile della comunità.

Non solo punizione:

È importante sottolineare che la nota disciplinare non è solo uno strumento punitivo. Può essere utilizzata anche per premiare i comportamenti positivi degli studenti. Ad esempio, si possono assegnare note di merito agli studenti che si distinguono per impegno, collaborazione e rispetto delle regole.

Incolumità fisica degli alunni: 

Ad esempio, uno studente che compie atti di bullismo o vandalismo può mettere a rischio la sicurezza degli altri. In questi casi, la scuola ha il dovere di intervenire con sanzioni disciplinari adeguate, a tutela di tutti gli alunni.

La gestione di situazioni che coinvolgono la nota disciplinare e l'incolumità fisica degli alunni può essere complessa per diverse ragioni (la conseguenza spesso è estendere la nota a tutta la classe):

  • Difficoltà di individuazione: non sempre è facile individuare i responsabili di atti di bullismo o vandalismo.
  • Mancanza di prove: a volte, anche se si conoscono i responsabili, è difficile trovare prove sufficienti per comminare una sanzione disciplinare.
  • Gestione delle emozioni: le situazioni che coinvolgono l'incolumità fisica degli alunni possono essere molto emotive, sia per gli studenti che per i docenti.
  • Gelosia tra alunni, si tenta di riportare all'ordine l'intera classe; la nota può essere estesa a tutti poiché le "differenze" prima o poi rendono i rapporti tra alunni problematici e di scontro.

Criticità:

Bisogna stare attenti poiché alcuni ragazzi e alcune famiglie interpretano o strumentalizzano certe formule comunicative.

martedì 26 marzo 2024


Un generatore di cruciverba è uno strumento fantastico che offre una varietà di vantaggi per persone di tutte le età.

Oltre a creare cruciverba su misura per le tue passioni e interessi, puoi personalizzare la difficoltà, la lunghezza e il formato, e scegliere le parole da utilizzare. Questi strumenti offrono spesso la possibilità di includere immagini e audio, rendendoli ancora più coinvolgenti per gli studenti. Inoltre, puoi creare puzzle interattivi che forniscono feedback immediato sulle risposte degli studenti. 

Puoi anche personalizzare i puzzle scegliendo parole, fatti storici, termini scientifici o concetti matematici. È un modo coinvolgente per rinforzare la conoscenza senza che sembri un compito!

Oltre ai benefici cognitivi menzionati, i cruciverba possono anche aiutare a migliorare la concentrazione, la pazienza e le capacità di ragionamento logico.

Alcuni esempi di generatori di cruciverba online che meritano menzione:

  • Educolor.it: questo sito offre un generatore di cruciverba facile da usare e adatto a tutti i livelli di abilità. È possibile creare puzzle con immagini e audio, e la piattaforma include anche una vasta gamma di cruciverba già pronti da giocare.
  • Crossword Labs: questo sito offre un generatore di cruciverba più avanzato con molte funzionalità personalizzabili. È possibile creare puzzle con griglie di diverse dimensioni, includere parole nascoste e utilizzare diversi tipi di indizi (in lingua inglese).
  • The Teacher's Corner: questo sito offre una varietà di risorse per insegnanti, tra cui un generatore di cruciverba facile da usare. È possibile creare puzzle con vocabolario specifico per una materia o un livello scolastico (in lingua inglese).

In conclusione, i generatori di cruciverba sono strumenti versatili e divertenti che possono essere utilizzati per una varietà di scopi. Sia che tu voglia creare un puzzle per un progetto scolastico, per una festa di compleanno o semplicemente per divertirti, un generatore di cruciverba può aiutarti a dare vita alla tua idea.

domenica 24 marzo 2024


Nato dalla collaborazione tra i siti Naturino e Mammafelice, un ebook di Pasqua scaricabile gratuitamente per far vivere ai bambini un tour virtuale alla scoperta delle tradizioni pasquali in diversi Paesi del mondo.

Un viaggio divertente e istruttivo che accompagnerà i più piccoli alla scoperta di:

  • Come si festeggia la Pasqua in Paesi come America, Scandinavia, Francia, Germania e Australia, ecc.
  • Le tradizioni legate a questa festività, con i loro personaggi caratteristici come l'Easter Bunny americano e i maghetti pasquali della Scandinavia.
  • Storie, leggende e filastrocche a tema pasquale.
Spazio alla creatività con:
  • Un tutorial per creare il cestino per la caccia alle uova di cioccolato a partire dalle vecchie scatole di scarpe.
  • Disegni da colorare.
  • Decorazioni per la casa e per le uova sode.
L'ebook è un modo divertente e coinvolgente per:
  • Imparare le diverse culture e tradizioni legate alla Pasqua.
  • Stimolare la creatività dei bambini.
  • Trascorrere del tempo in famiglia all'insegna del divertimento e dell'apprendimento.
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Sito Mammafelice: https://www.mammafelice.it/


Le vacanze di Pasqua sono un momento di riposo e divertimento per tutti, bambini e docenti compresi. Proprio come gli insegnanti hanno bisogno di staccare la spina dalla routine scolastica per ricaricare le batterie, anche i bambini necessitano di un periodo di relax per consolidare gli apprendimenti e affrontare gli ultimi mesi con grinta e entusiasmo.

Evitiamo di caricare i bambini di compiti eccessivi durante le vacanze pasquali. Troppo spesso, infatti, il tempo libero viene sacrificato in favore di esercizi ripetitivi e noiosi che non solo non favoriscono l'apprendimento, ma rischiano di demotivare gli studenti e alimentare l'ansia da prestazione. Al contrario, perché non proporre ai bambini un mini book di attività ricreative che siano divertenti, coinvolgenti e, al tempo stesso, stimolanti? 

Vi consiglio un mini book (creato da https://www.sos-educazione.it/) che può diventare un compagno di viaggio per le vacanze pasquali, un diario creativo dove annotare pensieri, disegni e ricordi di questo periodo speciale. Insomma un regalo prezioso per il tempo libero.

Con un pizzico di fantasia e creatività, possiamo regalare ai bambini un tempo libero prezioso, fatto di attività che li divertono, li stimolano e li aiutano a crescere. 

Ricorda: il tempo libero è un diritto fondamentale per tutti, valorizziamolo anche con attività che arricchiscono la mente e il cuore.

Clicca qui per scaricare il mini-book di Pasqua!

domenica 17 marzo 2024


Anna Ronca è un'insegnante italiana di scuola primaria con una passione per l'innovazione didattica e l'utilizzo delle tecnologie in classe. È la creatrice di Annaronca.it, un sito web educativo ricco di risorse per insegnanti, alunni e genitori, oramai chiuso definitivamente dopo più di 20 anni di attività online.

Ecco alcune notizie sulla carriera e sul suo amato sito internet:

Anna ha insegnato per oltre 30 anni nella scuola primaria, sperimentando e sviluppando metodologie didattiche innovative. Intorno i primi anni del 2000 ha creato Annaronca.it, uno dei primi siti web in Italia ad offrire materiale didattico digitale per la scuola primaria. Il sito ha avuto un grande successo, diventando un punto di riferimento per insegnanti e studenti di tutta Italia.

Perché ha chiamato il sito ANNARONCA?

Nel corso della sua carriera ha avuto modo di occuparsi anche dei bambini speciali, il primo a chiamarla così, in modo buffo, fu proprio un alunno con disabilità.

Ecco cosa scriveva nel suo sito: "Ogni volta che gli chiedevo:- Chi sono io?- Lui immancabilmente rispondeva con un gran sorriso – Lannalonca! Di chi parlo? Ma di un bambino naturalmente, di un mio bambino, di uno dei tanti che ha attraversato la mia vita e ha fatto in modo di non farsi scordare mai".  Da lì a “Lannaronca”... 

Il suo sito web, offriva una vastissima quantità di materiale didattico, adatto a tutte le discipline, i materiali erano curati con attenzione e di alta qualità; inoltre offriva una grande varietà di contenuti, tra cui schede didattiche, esercizi interattivi, giochi didattici, video lezioni e materiali per la valutazione. Visitandolo offriva anche una panoramica completa dell'evoluzione della didattica e della pedagogia nel corso del tempo. Attraverso le sue numerose risorse, era possibile ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato dall'educazione tradizionale, basata sulla trasmissione frontale del sapere, alla didattica innovativa, che pone al centro l'apprendimento dell'alunno.

Insomma questa Maestra ha mostrato nel corso della sua carriera come la passione e l'impegno possano fare la differenza. Con il suo lavoro ha contribuito a innovare la didattica italiana e a rendere le tecnologie un strumento prezioso per l'apprendimento degli alunni.

Attualmente la maestra Anna è in pensione da più di 10 anni e si occupa felicemente della sua famiglia e dei nipotini. La maestra, sempre con uno sguardo agli altri, sta studiando un modo per rendere disponibile gratuitamente tutto il materiale di questi venti anni e più di attività sul web.


Negli ultimi vent'anni, il panorama della didattica online ha subito un'evoluzione radicale. Molti siti web, blog e portali che hanno fatto la storia dell'insegnamento digitale sono purtroppo scomparsi o non più aggiornati. In questo articolo, daremo uno sguardo nostalgico ad alcuni di questi pionieri della didattica online, esplorando il loro contributo e l'impatto che hanno avuto sulla scuola.

1. Lannaronca: Un vero e proprio punto di riferimento per la didattica online fin dai suoi albori. Offriva una vasta gamma di materiali per docenti e studenti, tra cui schede didattiche, esercizi interattivi, forum e chat (il sito non risulta più raggiungibile, speriamo solo momentaneamente).

2. La Girandola: Un sito web ricco di risorse per la scuola, con attività ludiche e creative per diverse discipline. Il suo motto, "Insegnare divertendo", riassumeva perfettamente la filosofia del sito. La Girandola ha chiuso dopo 16 anni, a settembre 2016. Dalla Girandola nasce, però, "Il Gomitolo" sito sicuro per bambini e ragazzi che offre servizi di comunicazione protetti (bacheca, blog, chat e forum), tante rubriche a cui chiedere un aiuto o un consiglio, spazi per le creazioni dei visitatori, una raccolta di articoli, fiabe e racconti, un archivio di siti e mille altre cose, interessanti anche per genitori e insegnanti.

3. Infanziaweb: Un portale dedicato all'infanzia, con proposte educative e didattiche per la fascia d'età 0-6 anni. Offriva anche spunti di riflessione per genitori ed educatori.

4. Lauraproperzi.it: Un sito web personale di una docente di scuola primaria, ricco di materiali e spunti di riflessione sulla didattica. Non più raggiungibile, peccato poichè rappresentava una preziosa risorsa per insegnanti.

5. Sostegno.forumattivo: Un forum dedicato ai docenti di sostegno, con un vivace scambio di esperienze, consigli e materiali didattici. Ancora online ma non più seguito come un tempo.

6. Umapalata.com: Un sito web con attività e giochi didattici per bambini di tutte le età. Le sue proposte, semplici e divertenti, rendevano l'apprendimento un gioco.

7. Vbscuola.it: Un portale con risorse per la scuola primaria e secondaria di primo grado, tra cui schede didattiche, video e software educativi (non più raggingibile).

8. Mondosilma.com: Un sito web ricco di materiali per la scuola dell'infanzia e primaria, con proposte creative e interattive. Il sito creato da Adriana D'angelo, dopo la sua improvvisa scomparsa, non è più navigabile.

9. Arisimarialuisa.it: Un sito web personale di una docente di scuola primaria, con materiali didattici e spunti di riflessione per l'insegnamento (sito dismesso).

10. Baby-flash: Un sito web con giochi didattici per bambini. In seguito è diventato a pagamento, ma rimane una risorsa preziosa per l'apprendimento.

11. Dienneti.it: Un sito web con proposte didattiche per la scuola primaria e secondaria di primo grado, focalizzate sull'utilizzo delle tecnologie digitali (non più raggiungibile).

Merita a parte un discorso i siti che hanno utilizzato "Flash Player" (applicazione video), essi non sono più fruibili per diversi motivi, tra cui la mancanza di supporto da parte di Adobe, problemi di sicurezza, incompatibilità con i browser moderni, obsolescenza e problemi di performance.

Questi siti web sono solo alcuni esempi dei tanti pionieri della didattica online che hanno contribuito a innovare la scuola negli ultimi vent'anni. Il loro lavoro ha aperto la strada a nuove possibilità di insegnamento e apprendimento, che oggi diamo per scontate. Ricordare o esplorare questi siti storici ci permette di rivivere un'epoca pionieristica della didattica digitale e di trarre ispirazione per il futuro della scuola. L'evoluzione della didattica online è un processo in continua crescita, e il contributo di questi siti web pionieristici rimane fondamentale per comprendere le radici e lo sviluppo di questa rivoluzione educativa.

N.B. sicuramente non ho menzionato tutti i portali storici dei primi anni 2000. Chi vuole può segnalarmi altri siti da mettere in elenco.

martedì 12 marzo 2024


Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è un disturbo neurocomportamentale che si manifesta in età infantile e si caratterizza da un comportamento persistente di opposizione, sfida e disobbedienza verso le figure di autorità.

I bambini con DOP possono presentare i seguenti comportamenti/reazioni:

  • Opposizione alle regole e alle richieste degli adulti
  • Comportamenti provocatori e irritanti
  • Facile irritabilità e rabbia
  • Argomenti frequenti
  • Rifiuto di assumersi la responsabilità delle proprie azioni
  • Tendenza a cercare vendetta
  • Risentimento e rancore

La diagnosi di DOP deve essere effettuata da un professionista qualificato, come un neuropsichiatra infantile o uno psicologo, in base ai criteri diagnostici del DSM-5.

Si specifica che i bambini con tale diagnosi rientrano nella normativa dei BES (Bisogni Educativi Speciali).

Intervento a scuola

La scuola può giocare un ruolo chiave nel supportare gli alunni con DOP e nel migliorare il loro comportamento. Non è facile, per niente purtroppo, ma vi propongo ugualmente delle strategie e contenuti che possono aiutarvi. Ecco alcuni suggerimenti da tenere in considerazione:

  1. Conoscere il disturbo: è importante che i docenti si informino sul DOP per comprendere meglio i comportamenti dell'alunno.
  2. Creare un ambiente sicuro e positivo: l'aula dovrebbe essere un luogo in cui l'alunno si senta sicuro e a suo agio.
  3. Stabilire regole chiare e coerenti: è importante che le regole siano comprensibili e applicate in modo coerente.
  4. Utilizzare un rinforzo positivo: è importante premiare i comportamenti positivi dell'alunno.
  5. Insegnare strategie di gestione della rabbia: è importante aiutare l'alunno a gestire la rabbia in modo sano.
  6. Collaborare con la famiglia: è importante collaborare con la famiglia dell'alunno per creare un intervento educativo coerente.
Si specifica che è rara l'attivazione dell'insegnante di sostegno. Usualmente viene attivato un PDP a scuola poiché i bambini con DOP, come detto sopra, rientrano nella categoria BES (bisogni educativi speciali). Per avere l'insegnante di sostegno il bambino/a deve presentare COMORBILITA'(*) con altri disturbi o disabilità.

(*) Si intende ogni distinta entità clinica aggiunta, in poche parole la comorbilità è la presenza concomitante di due o più disturbi nella stessa persona.

Maestro Carmelo Di Salvo.

In più, per maggiore chiarezza, vi fornisco un video della dott.ssa Silva Bosio, che ritengo completo ed esaustivo:

domenica 10 marzo 2024


L'ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) è un disturbo neurobiologico che può influenzare la capacità di un bambino di prestare attenzione, controllare l'impulsività e l'iperattività. In ambito scolastico, ciò può tradursi in difficoltà di apprendimento, condotte dirompenti e bassa autostima, NON ATTRIBUIBILI A DEFICIT DELL'INTELLIGENZA.

In mancanza di una vera tutela, dopo la legge 170 del 2010 negli anni l’argomento quindi è stato inglobato nelle disposizioni sui BES. Il Ministero dell'Istruzione ha emanato la direttiva MIUR n. 27 del 27 dicembre 2012, che fornisce indicazioni specifiche a insegnanti, educatori e genitori su come supportare adeguatamente gli alunni con ADHD.

La Direttiva ricapitola e fa riferimento:
  • i principi alla base dell’inclusione in Italia;
  • il concetto di Bisogni Educativi Speciali approfondendo il tema degli alunni:
  1. con disturbi specifici;
  2. con disturbo dell’attenzione e dell’iperattività;
  3. con funzionamento cognitivo limite.
PUNTI DA CONSIDERARE

La scuola, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti sanitari, è tenuta a redigere un PDP per ogni alunno con ADHD. Il PDP specifica gli obiettivi educativi e le strategie didattiche personalizzate per il bambino, in linea con il suo profilo di funzionamento.

Risulta importante la formazione per i docenti. La formazione specifica sull'ADHD è fondamentale per i docenti, in quanto permette loro di comprendere le peculiarità e le difficoltà degli alunni con questo disturbo, nonché di mettere in atto strategie di gestione efficaci e inclusive.

Collaborazione sinergica con la famiglia: La collaborazione tra scuola e famiglia è un elemento chiave per il successo scolastico e il benessere dell'alunno con ADHD. La comunicazione aperta e il confronto costruttivo tra i diversi attori coinvolti permettono di creare una rete di supporto solida e personalizzata.

Difficoltà comuni e possibili soluzioni educativo-pedagogiche:

1. Difficoltà di attenzione

Strategie didattiche:
  • Suddivisione dei compiti in unità più piccole e gestibili.
  • Feedback frequenti e rinforzi positivi mirati.
  • Impiego di timer e segnali visivi per la scansione del tempo.
Tecnologie assistive:
  • Software di sintesi vocale per facilitare la comprensione del testo.
  • Registratori vocali per supportare l'apprendimento e la memorizzazione.
  • App per la gestione del tempo e l'organizzazione dei compiti.
2. Comportamento dirompente

Strategie di gestione:

  • Definizione di regole chiare, coerenti e condivise all'interno della classe.
  • Insegnamento di strategie di autocontrollo e autoregolazione emotiva.
  • Implementazione di un sistema di premi e sanzioni, concordato e trasparente.
Interventi psicoeducativi mirati:
  • Parent training per supportare i genitori nella gestione del comportamento del bambino a casa.
  • Training di abilità sociali per migliorare le capacità relazionali e l'interazione con i pari.
3. Bassa autostima

Strategie di rafforzamento positivo:
  • Incoraggiamento costante e valorizzazione dei successi, anche minimi, del bambino.
  • Promozione di esperienze di successo in vari ambiti scolastici ed extrascolastici.
  • Favorimento dell'inclusione sociale e della partecipazione attiva alle attività di classe.
E' fondamentale sottolineare che ogni bambino con ADHD presenta un profilo di funzionamento unico e necessita di un approccio individualizzato e personalizzato. La collaborazione tra scuola, famiglia e specialisti è fondamentale per la creazione di un ambiente scolastico inclusivo e supportivo, che permetta all'alunno con ADHD di esprimere al meglio il proprio potenziale.

DA RICORDARE CHE: è necessario considerare la possibilità che un bambino/ragazzo abbia diagnosi in comorbilità con l’ADHD e viceversa. Quindi oltre alla diagnosi o accertamento di ADHD può coesistere un altro quadro clinico deficitario con altri disturbi o disabilità. In questo caso c'è un aggravamento e le sole misure descritte sopra potrebbero NON bastare; risulta utile sicuramente approfondimenti diagnostici (con la possibilità di ottenere così l'insegnante di sostegno L. 104/92).

Quindi l'assegnazione di un insegnante di sostegno ad un alunno con ADHD non è automatica. L''insegnante di sostegno può essere assegnato ad un alunno con ADHD se ci sono:

-Difficoltà di apprendimento: se l'ADHD compromette significativamente il processo di apprendimento dell'alunno, ostacolando il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per il suo anno di corso.

-Comportamento dirompente: se l'alunno presenta un comportamento dirompente grave e persistente che ostacola il regolare svolgimento delle attività didattiche e la sicurezza in classe.

-Comorbilità: se l'ADHD è associato ad altri disturbi o disabilità che ne aggravano la gravità e l'impatto funzionale.

INOLTRE...
E' importante non aspettarsi risultati immediati. Il miglioramento del bambino con ADHD è un processo graduale che richiede tempo, pazienza e perseveranza. Il successo dell'intervento educativo non si misura solo in termini di voti scolastici, ma anche in termini di benessere psicologico, autostima e capacità di relazionarsi con gli altri.

domenica 3 marzo 2024


Questo video risale a qualche anno fa, pubblicato su youtube rappresenta un valido esempio di approccio metodologico per apprendere il concetto di maggiore, minore e uguale. Il metodo del coccodrillo e dei regoli risulta spesso molto efficace grazie al supporto visivo e concreto per poi rispondere correttamente. Ovviamente tale metodologia è applicabile in altri contesti!

Buona visione


Pennuti spennati (For the Birds) è un cortometraggio animato statunitense del 2000 diretto da Ralph Eggleston. Prodotto dalla Pixar Animation Studios, il corto ha vinto un Oscar come miglior cortometraggio d'animazione nel 2002 ed è stato incluso nella versione su DVD del film Monsters & Co. con il titolo tradotto Pennuti spennati.

Il cortometraggio inizia con un uccellino che si posa su un cavo telefonico tra due piloni, subito seguito da un secondo che gli si posa a fianco. Toccandosi i due iniziano a litigare. In breve tempo giungono sul cavo numerosi altri uccellini identici e tutti litigano tra loro per il posto. Il battibecco è interrotto dal verso di un uccello molto più grande (simile ad un becco a scarpa, ma con becco meno caratteristico e con un ciuffo di penne in testa simili a quelle della colomba coronata di Vittoria), appollaiato su uno dei piloni: gli uccellini lo guardano e cominciano a prenderlo in giro per il suo strano aspetto. Il grosso volatile non demorde e insiste nel voler conquistare l'amicizia e la simpatia dei più piccoli: si alza in volo dal pilone e si posa al centro del cavo che inizia così a piegarsi per il peso verso il basso, fino quasi a toccare terra. Gli uccellini non ci stanno e iniziano a lamentarsi vigorosamente; il grosso uccello fa lo stesso imitandoli. Uno degli uccellini, seccato, lo becca e il grosso uccello finisce a testa in giù con le zampe ancorate al cavo. La coppia centrale di uccellini inizia a beccagli le zampe per fargli perdere la presa. La cosa sembra funzionare, ma troppo tardi si accorgono che questo piano per disfarsi dell'intruso era una cattiva idea: finiscono infatti fiondati verso il cielo, perdendo tutte le loro piume. Dopo qualche istante cadono a terra venendo a loro volta scherniti dall'uccello più grande...

sabato 2 marzo 2024


“Il Capitello” è una casa editrice che offre risorse didattiche per la scuola primaria. Nel contesto del libro “A che punto sono” per la classe terza, vediamo un breve percorso didattico sulle principali regole della lingua italiana, esso è molto utile per ricordare, come rapido consolidamento.

Clicca qui per visionarlo.

domenica 25 febbraio 2024



Il quaderno, diviso per categorie, intende essere un supporto alla comunicazione sia in entrata che in uscita. Ha una struttura in italiano a cui si può aggiungere, se necessario, la traduzione in altra lingua.

La vasta gamma di vocaboli permetterà di personalizzare quanto necessario alle diverse situazioni della vita. Nato, come idea iniziale, per essere di aiuto in situazioni di accoglienza di persone straniere si presta ad innumerevoli utilizzi:

- nelle scuole per la didattica ad alunni senza competenza in lingua italiana, nei centri di primo soccorso, negli ambulatori, nei centri educativi, nelle biblioteche …

- nell’interazione sociale e comunicativa con persone con disabilità, sulla base del personale progetto comunicativo specialistico.

Il quaderno  potrà essere utilizzato nelle scuole sia per la comunicazione nelle prime fasi di alfabetizzazione, sia per l’ampliamento del lessico, sia per attività di supporto all’apprendimento della letto-scrittura. Le tavole che costituiscono questo quaderno, liberamente modificabili, potranno servire per  costruire libri di comunicazione personalizzati, sulla base delle necessità di ciascuno.

Quaderno completo Italiano
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lunedì 19 febbraio 2024


Il mondo di Leo è una serie animata italiana che ha debuttato su RaiPlay. La trama ruota attorno a Leo, un bambino allegro e testardo. Leo è affetto da autismo e vive con una serie di preferenze e avversioni, come indossare magliette rosse a righe con pantaloni azzurri e andare in bicicletta. Tuttavia, ci sono anche cose che non gli piacciono, come la puzza di smog e il rumore degli allarmi. Accompagnato dalla bassottina Lola e dal suo inseparabile peluche Babù, Leo affronta avventure magiche che gli permettono di superare le difficoltà e le paure. La serie è attenta ai temi dell’inclusione e dei bisogni educativi speciali (BES).

È interessante notare che Il mondo di Leo è considerata la prima serie animata italiana che racconta le avventure di un bambino con disturbo dello spettro autistico. Sebbene la qualità tecnica del prodotto sia apprezzabile, alcuni spettatori hanno notato che l’autismo non è rappresentato in modo accurato. Tuttavia, l’intento di sensibilizzare il pubblico su questo tema importante è lodevole. Comunque il cartone mostra una prospettiva unica e preziosa sulla vita di un bambino con autismo, e merita di essere esplorata da un pubblico di tutte le età.

Su Ray Play sono disponibili due stagioni, la prima con 10 episodi di circa 12 min. circa; la seconda stagione con 12 episodi sempre della durata di 12 min.

Clicca qui per visualizzare gli episodi su Rai Play!

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