(ASCA) - Roma, 20 nov - Il 20 novembre e' una data fondamentale per tutti i bambini del mondo. Si celebra oggi, infatti, la Giornata Internazionale per i Diritti del Fanciullo, ricorrenza collegata all'approvazione all'unanimita' da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU il 20 novembre 1989 della Convenzione Internazionale sui Diritti del fanciullo partorita, dopo un lungo travaglio, ed entrata in vigore a livello internazionale il 2 settembre 1990, dopo la ratifica di ben 191 Stati. Da allora molti passi avanti sono stati fatti ed oggi i paesi che hanno assunto questo importante impegno nei confronti dell'infanzia sono 193. Mancano all'appello solo gli Stati Uniti d'America e la Somalia. La Convenzione ha rappresentato una vera e propria pietra miliare, in quanto ha indicato come il bambino debba essere considerato soggetto di diritti fondamentali e non solo oggetto di una speciale protezione nei rapporti giuridici, familiari e non. Per la prima volta, infatti, veniva data importanza agli interessi propri del fanciullo, mentre precedentemente l'accento era posto soprattutto sull'interesse dei genitori o sulla protezione dei beni dei fanciulli.giovedì 20 novembre 2008
By Carmelo Di Salvo / Posted on 20:08 / No comments / Categories: attualità
(ASCA) - Roma, 20 nov - Il 20 novembre e' una data fondamentale per tutti i bambini del mondo. Si celebra oggi, infatti, la Giornata Internazionale per i Diritti del Fanciullo, ricorrenza collegata all'approvazione all'unanimita' da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU il 20 novembre 1989 della Convenzione Internazionale sui Diritti del fanciullo partorita, dopo un lungo travaglio, ed entrata in vigore a livello internazionale il 2 settembre 1990, dopo la ratifica di ben 191 Stati. Da allora molti passi avanti sono stati fatti ed oggi i paesi che hanno assunto questo importante impegno nei confronti dell'infanzia sono 193. Mancano all'appello solo gli Stati Uniti d'America e la Somalia. La Convenzione ha rappresentato una vera e propria pietra miliare, in quanto ha indicato come il bambino debba essere considerato soggetto di diritti fondamentali e non solo oggetto di una speciale protezione nei rapporti giuridici, familiari e non. Per la prima volta, infatti, veniva data importanza agli interessi propri del fanciullo, mentre precedentemente l'accento era posto soprattutto sull'interesse dei genitori o sulla protezione dei beni dei fanciulli.
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