La disgrafia appartiene ai disturbi specifici dell’apprendimento,
diagnosticato dopo che siano state esclusi deficit cognitivi o
neurologici. Si tratta di una scrittura molto lenta e molto difficoltosa
nella traccia dei segmenti delle lettere o dei numeri.
Ecco che cosa possono fare i genitori, gli insegnanti, gli educatori...
1. Incoraggiare sempre,
anche i piccoli miglioramenti; è assolutamente vietato sgridare un
bambino disgrafico se non scrive bene, se è lento oppure dicendogli che non si impegna abbastanza.
2. Accompagnarlo nel scegliere e quindi praticare uno sport
con costanza: non smetterò mai di ripetere che lo sviluppo motorio è
strettamete legato allo sviluppo cognitivo.
4. Usare i pennarelli piccoli! i pennarelli grossi
non vanno bene per le manine piccole dei bambini, abituano ad
un’impugnatura errata… molto difficile da correggere col tempo!
5. Proporre schede di pregrafismo, che si possono trovare tranquillamente su internet, in modo graduale:
LA LINEA:
- orizzontale
- verticale
- obliqua
- curva
- tratteggiata
- aperta
- chiusa (tutte le forme: cerchio, quadrato, stella…)
- intersecata
- ondulata
e ancora….
- LABIRINTI
- COLLEGARE DUE DISEGNI
- SEGUIRE LA LINEA TRATTEGGIATA
- CERCHIARE
Un ultima tecnica che ho appreso: “COPIAMOCI!”
Prendere un foglio e dividerlo a metà.
Su una metà fa un disegno il bambino; dopo l’educatore cerca di
rifare il disegno del bambino sull’altra metà e dopo? Ci si inverte! Il
bambino fa il disegno fatto dall’educatore!
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