venerdì 5 aprile 2013

Per le uscite didattiche, noi intendiamo sia le visite di istruzione sia gli stages. C’è una C.M. molto importante, la C.M. 291/1992, paragrafo 8, che dice che per l’accompagnamento alle gite non è più necessaria la presenza dell’insegnante di sostegno: può essere un qualunque membro della comunità scolastica. E’ competenza degli OO.CC. della Scuola garantire prioritariamente la partecipazione dell’alunno disabile alla gita. Questo comporta anche il problema della spesa per l’accompagnatore.
Per il principio delle pari opportunità, dato l’obbligo che siano gli OO.CC. ad occuparsene, ci si può mettere d’accordo con il Comune per avere un assistente educativo. La famiglia non dovrebbe pagare nulla altrimenti si discrimina l’handicap.
Per le Scuole Superiori una soluzione pratica c’è: se un compagno maggiorenne, che, con il nullaosta dei genitori, accetta di accompagnarlo e di farsi responsabile, il ragazzo disabile può fare a meno della presenza di un famigliare e dell’insegnante di sostegno.
C’è una circolare del 2003 sui viaggi di istruzione che stabilisce che quando il Dirigente Scolastico fa una convenzione con le Agenzie, esse debbano assicurarsi che per gli alunni con disabilità motoria non ci siano percorsi con barriere architettoniche né i mezzi abbiano essi stessi barriere architettoniche.
Per gli alunni gravissimi, laddove non basta un semplice accompagnatore, ma occorre una persona che lo assista ad esempio per andare alla toelette, il C.d.C o il Dirigente si metterà d’accordo con il Comune o la Provincia perché venga fornito un assistente oppure che l’educatore che ha in classe lo segua anche durante il viaggio di istruzione senza pretendere che gli venga pagato uno straordinario. Nel caso fosse necessario, si può stipulare un contratto a termine, trovando dei fondi al di fuori dei fondi ordinari di bilancio, una sponsorizzazione per esempio. In un periodo in cui c’è l’autonomia, ogni Scuola può trovare soluzioni diverse. Per quanto riguardala decisione di affidare il ragazzo disabile ad un accompagnatore dipende da caso a caso. Se è un ragazzo quasi del tutto autonomo, si può anche omettere la presenza dell’accompagnatore.
 
TI POTREBBE ANCHE INTERESSARE:

0 commenti:

Posta un commento

Post più popolari