venerdì 14 novembre 2014

"Un bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in funzionamento( nei vari ambiti della salute secondo il modello ICF dell'OMS) problematico anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall'eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata"    D. Ianes
 
Di seguito, una sintesi dei possibili casi per i quali si può o si deve prevedere la compilazione del suddetto documento per la "categoria alunni con BES" (nella categoria sono comprese tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.) :
  1. Alunni con certificazione di handicap che hanno diritto al docente di sostegno (L. 104/92). Per questi alunni va redatto il PDF (Profilo Diagnosi Funzionale) e il PEI (Piano Educativo Individualizzato).
  2. Alunni con certificazione di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia) che non hanno diritto all’insegnante di sostegno, ma per i quali devono essere individuati strumenti compensativi e misure dispensative (L. 170/2010). Per questi casi, la strutturazione del Piano Didattico Personalizzato costituisce un obbligo preciso del team docente (scuola Primaria e dell’Infanzia) e del Consiglio di classe (scuola Secondaria di I° grado).
  3. Alunni con diverse tipologie di disturbo che non rientrano nei casi certificati dalla L. 104/92 e dalla L. 170/2010 (es. disturbo di attenzione e iperattività, disturbo specifico del linguaggio, disturbo della coordinazione motoria, della disprassia, disturbo dello spettro autistico lieve, funzionamento intellettivo limite). Per questi alunni, i docenti di classe sono autonomi nel decidere se formulare o non formulare un PDP.
  4. Alunni con difficoltà di apprendimento non meglio specificate e che comunque siano oltre l’ordinaria difficoltà di apprendimento. Per tali casi, solo qualora nell’ambito del Consiglio di Classe o del team docenti si concordi di valutare l’efficacia di strumenti specifici per rinforzare e potenziare le abilità deficitarie  potrà essere compilato un Piano Didattico Personalizzato.
  5. Alunni stranieri ultra tredicenni neo arrivati in Italia provenienti da paese di lingua non latina e alunni stranieri che, oltre alle difficoltà linguistiche, presentano anche altre problematiche. Per questa tipologia di apprendenti, solo in via eccezionale e transitoria si provvederà alla formalizzazione dei relativi Piani Didattici Personalizzati, a cura dei Consigli di classe o del team docenti.
Infine, anche per gli alunni in situazione di svantaggio socio-economico, che rientrano a pieno titolo nella categoria dei Bisogni Educativi Speciali quando tale svantaggio influisce negativamente sull’apprendimento, la formalizzazione dei PDP è affidata alla valutazione degli insegnanti di classe.
In linea generale, la rilevazione di una mera difficoltà di apprendimento non è vincolante ai fini dell’attivazione di un percorso specifico e della compilazione  di un Piano Didattico Personalizzato, mentre lo è il disturbo di apprendimento. La differenza tra difficoltà e disturbo sta nel carattere permanente di quest’ultimo, in quanto si tratta di un deficit di origine neurobiologica.
Fatta salva, dunque, la discrezionalità dei docenti rispetto alla stesura del PDP nei casi non certificati di DSA  è comunque compito della scuola predisporre tutte quelle iniziative che possono favorire e garantire maggiori opportunità formative attraverso l’adozione di forme di flessibilità quali i percorsi didattici individualizzati e personalizzati.
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