domenica 10 dicembre 2017

E' caso di questi giorni di una docente di sostegno che ha addirittura perso il proprio bambino (era incinta) a causa di un morso da parte dell'alunno psicotico che seguiva (uno dei tanti fatti di cronaca scolastica). La domanda è: come possiamo tutelarci da questa sempre maggior violenza nelle scuole, spesso legata a patologie gravi che vengono minimizzate? In particolare in caso di danni a persone o cose come tutelarsi? 

Risponde Flavio Fogarolo, ex insegnante e per diversi anni referente per la disabilità presso l'Ufficio Scolastico di Vicenza:

"Precisiamo intanto che eventuali danni a oggetti personali subiti a scuola vanno rimborsati, o dall'assicurazione o dalla scuola stessa. Non ovviamente dai genitori degli alunni. Le insegnanti di sostegno in gravidanza vanno tutelate e, in base alla normativa sui lavori a rischio ( DL 151 del 2001), hanno diritto ad avere assegnati alunni che non presentano problemi di questo tipo. La responsabilità è del dirigente. Detto questo, il consiglio che posso dare è di cercare di gestire sempre queste faccende in condivisione con dirigente e colleghi, mai trasformare il problema in un affare personale degli insegnanti di sostegno. E di fronte a problemi gravi la scuola deve chiedere il supporto di altri soggetti (comune, ASL, famiglia per quel che può fare) per organizzare assieme una risposta adeguata".
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