Oltre
agli insegnanti curriculari e di sostegno, sono previste altre figure
professionali per affrontare problemi di autonomia e/o di
comunicazione. Si tratta degli assistenti ad personam.
Il
servizio è rivolto agli alunni portatori di handicap delle scuole
materna, elementare, media, superiore. La gravità delle patologie,
di tipo psichico, fisico e sensoriale, e i vincoli organizzativi
interni alla scuole hanno reso necessario realizzare un rapporto
assistente/utente molto basso 1:1 o 1:2.
Il
servizio è composto da un numero variabile di assistenti ad personam
a cui si aggiunge la figura dell'assistente sociale in qualità di
coordinatore, e prevede la collaborazione con le altre figure
professionali, quali insegnanti e operatori NPI, che per le
specifiche competenze istituzionali promuovono e realizzano i
progetti di inserimento.
Il
ruolo:
-Stimolo
nell'apprendimento di abilità necessarie all’incremento
dell'autonomia nelle varie dimensioni vigilanza e cura nell'igiene
personale dell'assistito.
-rapporto
individualizzato a contatto diretto con il bambino la quale propone
attività al fine di favorire l'acquisizione di abilità.
-rapporto
con il piccolo gruppo classe: l'assistente diventa mediatore per
favorire la socialità e lo sviluppo di positive relazioni con i
compagni.
-rapporto
con il gruppo classe: supporto all'alunno nella partecipazione alle
attività scolastiche svolte dall'insegnante titolare in classe.
-con
l'utenza: gestendo o partecipando in prima persona alle attività
dirette al minore.
-con
le insegnanti: partecipando alla programmazione didattica e alle
successive verifiche.
-con
gli operatori psico-socio-sanitari: per la predisposizione dei
progetti globali di intervento e per consulenze specifiche.
-con
la famiglia: la gestione della quotidianità implica di fatto che
l'assistente ad personam si rapporti costantemente con i genitori del
minore.
-
Nello specifico i compiti dell’assistente “ad personam” sono i
seguenti:
- azione con il soggetto attraverso:
- assistenza diretta alla Persona;
- promozione dell’autonomia di base e sociale;
- sviluppo delle capacità comunicative.
- azione con il gruppo tramite la promozione di relazioni socializzanti;
- azione per il soggetto attraverso azioni di progettazione ed organizzazione dell’intervento;
- azione per il progetto tramite l’azione di interazione collegiale con le diverse figure impegnate nella presa in carico dell’alunno disabile.
L’assistenza
viene realizzata mediante la prestazione di:
- interventi di sostegno, interno alla scuola o in altri luoghi (accompagnamento durante le uscite didattiche);
- interventi mirati a progetti di integrazione sociale;
- specifiche attività di cura in orario scolastico;
- supporto nelle attività didattiche.
Cosa
fare per ottenere il servizio:
- Sollecitare il dirigente scolastico a farne richiesta all'ente locale competente.
Competenza
Comune (per le scuole materne, elementari e medie) e Provincia
(scuole superiori) - art. 139 D.Lgs 112/1998).
- Chi la svolge: Devono provvedervi i collaboratori scolastici; per svolgere questa mansione hanno diritto a frequentare un corso di formazione e a ricevere un premio incentivante (CCNL Comparto Scuola 16/05/03; nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).
Responsabilità:
- E' il dirigente scolastico che, nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento, deve assicurare in ogni caso il diritto all'assistenza (nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).
Cosa
fare:
- Nel caso in cui l'assistenza materiale non venga garantita, occorre diffidare con lettera r.r. il dirigente scolastico a garantire tale servizio pena la denuncia per il reato di interruzione di pubblico servizio.Riferimenti NormativiDecreto Presidente Repubblica 31 maggio 1974, n. 416; Legge 14 gennaio 1975, n. 1 ; Legge 11 ottobre 1977, n. 748; Legge 14 agosto 1982, n. 582.“Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica”.Decreto Presidente Repubblica 24 luglio 1977, n. 616.Legge 4 agosto 1977, n. 517. "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico.Circ. Min. P.I. 313/77, 158-159/79 , 199/79 , 258/83,Progetto di Legge regionale 31/80 ; 1/86.Circ. P.I. R.L. 188/80.(Fonte: http://www.superabile.it dell'11/9/2006).
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