• BLOG DIDATTICO DI SOSTEGNO

    Si dice di solito "nero sul bianco" per marchiare negativamente qualcuno, io invece provo a cancellare questa macchia nera cercando di trasmettere non solo risorse ma anche valori umani. Se siete perplessi non preuccupatevi è un buon segno, in quanto la perplessità è l'inizio della conoscenza...

giovedì 28 dicembre 2017

 Prima di tutto è utile classificare gli "errori", successivamente seguiranno i suggerimenti.

⇒ CLASSIFICAZIONE DEGLI ERRORI SECONDO PROFUMO
a) errori fonologici (qu/gu, f/v, c/g, d/t)e grafemici (d/b, m/n, a/e/o):
Sono errori su cui l’insegnante non può intervenirepiù di tanto. Se non ci sono problemi reali, i bambini  li  superano  nel  tempo spontaneamente  attraverso  il  lavoro  quotidiano  di  scrittura;  se  ci sono danni di varia natura allora per questi errori è necessario l’intervento della logopedista.

b) errori delle regole fonografiche (sc/gn/gl/chi/ci/che /ce):
E’  un  problema  di  apprendimento  a  memoria,  è  indispensabile  la  presenza  o  la  possibilità  di consultazione dell’alfabetiere. Il bambino deve potersi aiutare con lo sguardo ogni volta che ne ha bisogno. 

c) errori delle regole ortografiche (scuola/taccuino/ a soqquadro…):
Anche  in  questo  caso  è  questione  di  mettere  in memoria  attraverso  lo  sguardo  e  l’uso  di  tutte le parole la cui correttezza non è deducibile dall’applicazione di alcuna regola;
d) errori di tipo metalinguistico:
Riguardano  una  incompetenza  sulle  funzioni  delle  parti  del  linguaggio:  attaccature,  staccature   o regole grammaticali vere e proprie: uso dei verbi ausiliari, accenti.

Importane è dire anche che gli errori ortografici hanno un peso diverso, a seconda che si tratti di: 

-  errori di tipo evolutivo: nei primi anni di scuola gli alunni hanno bisognodi esercitare queste
competenze. Un bambino che sbaglia l’  hin terza sta ancora nel percorso di apprendimento,è più
preoccupante l’errore fonologico di cui al punto a;

-  disortografia:  soltanto  attraverso  un  accertamento  clinico  approfondito  si  potrà  parlare  di
disortografia,  intesa  come  disturbo  di  tipo  specifico  (DSA)  con  una  base  neurobiologica  che
comporta basso rendimento in scrittura rispetto all’età cronologica, al QI e al livello di istruzione
ricevuto.  Per  tali  alunni  è  necessario  l’uso  del  PC con  programmi  di  segnalazione  degli  errori
ortografici e visualizzazione delle forme corrette;

- cattivi scrittori: ragazzi che, pur non presentando un disturbo specifico, in scrittura commettono
più errori della maggior parte dei loro coetanei (prestazione genericamente scadente piuttosto che
un quadro di difficoltà specifiche).

STRATEGIE DI INTERVENTO E PROPOSTE OPERATIVE

• Abitudini didattiche errate:
- correzione dell’insegnante (portare a casa i quaderni per correggere);
- separazione dei saperi disciplinari (sto attento all’ortografia solamente quando faccio italiano);
- esercitazioni standardizzate mirate al recupero, ovvero gli esercizi “classici”;
- assenza di percorsi metacognitivi (quelli che agiscono sui processi);

• Strategie
Dal punto di vista metodologico le diverse linee diintervento fanno riferimento:
- all’acquisizione della consapevolezza dell’errore;
- all’attivazione di processi di decisione;
- all’attivazione di processi di controllo.
Le esercitazioni standardizzate, la reiterazione diesercizi non danno risultati apprezzabili.
E’  fondamentale  attivare  processi  di  decisione  ortografica  attraverso  la  costruzione  di  un  lessico ortografizzato mentale (magazzino di rappresentazioni corrette delle parole nel loro insieme).

Proposte operative

Per gli errori fonologici:
- testi in cui sono sottolineate parole scritte in modo corretto e parole scritte in modo errato (si dice
ai bambini che nel testo devono evidenziare le parole che ritengono corrette e ricopiarle così come
sono scritte, mentre devono ricopiare correggendolequelle che ritengono errate)
- dettato ortografico almeno tre volte la settimanaper 15-20 minuti utilizzando la tecnica di dettato
incalzante (crearsi uno stock di dettati)

  • Per gli errori non fonologici:
- processi di decisione sull’ h;
-  utilizzo  di  tabelle  della  memoria  (portare  l’alunno  a  utilizzare  nella  scrittura  strategie  lessicali, costruendosi  una  rappresentazione  visiva  delle  parole  la  cui  grafia  non  può  essere  specificata fonologicamente: cuoco- quaderno, taccuino- soqquadro, il suono è identico ma la grafia è diversa);
- utilizzo di figure o testi significativi (il legame con il contesto facilita l’associazione tra la forma
visiva della parola e il suo significato).

  • Per gli accenti
Giochi con la voce e attività per riconoscere dove cade l’accento.
Le parole che noi pronunciamo e ascoltiamo hanno unsuono conosciuto e di solito le consideriamo
in base ai loro significati, non in quanto stringa  sonora. Se però le analizziamo sotto quest’ultimo
aspetto, scopriamo che tutte le parole hanno un “accento”, cioè un punto (una lettera) sul quale pesa
la voce quando le pronunciamo.
Si  tratta  di  lavorare  in  una  prima  fase  per  elevare il  livello  di  percezione  uditiva  dell’alunno,  in modo che egli riesca agevolmente a cogliere su quale sillaba cade l’accento (all’interno della parola o alla fine di essa).

  • Per i raddoppiamenti
Un utile percorso è rappresentato da esercizi e giochi in forma orale di manipolazione delle parole:
i bambini devono diventare capaci di giocare a raddoppiare anche con parole che non richiedono
doppie, in modo da poter verificare personalmente l’una o l’altra possibilità.


CONSIGLI AGLI INSEGNANTI DEL DOTT. PROFUMO:

- dettato incalzante breve e quotidiano (o quasi);
- dettato di parole e di non parole (brodo, bodo) che mettano in conflitto i bambini;
- affrontare la difficoltà in una parola individuandola e ricordando il metodo per superarla;
-  insegnare  ai  bambini  a  fare  il  lavoro  del  correttore  di  bozze:  da  destra  a  sinistra,  dal  fondo
all’inizio del testo da correggere;
-  creazione  di  repertori  di  testi  in  cui  siano  sottolineate  parole  corrette  e  parole  contenenti  un
errore  e  chiedere  ai  bambini  di  praticare  un  processo  di  decisione  per  individuare  le  parole
scorrette;
-  uso  del  computer  per  la  scrittura  spontanea  e  autonoma  con  utilizzo  di  Word  e  correttore
ortografico, da parte dei bambini che esprimono le maggiori difficoltà.
Ecco a voi 60 schede didattiche (un intero volumetto) utile per lo sviluppo di abilità trasversali logico-lessicali. Le schede sono adatte alle 5^ classi della primaria, utilizzabili in parte anche nella secondaria per attività con alunni con disabilità.



martedì 26 dicembre 2017

Vi possono essere dei metodi molto casalinghi, economici e sicuramente efficaci.
Un esercizio che alleni le dita, meglio proprio le punte delle dita atte alla prensione (indice e pollice), è l’utilizzo di un semplice contagocce, che costringe il bimbo a calibrare la forza sulle estremità delle sue dita in modo da gestire il risultato desiderato.
Se la prensione è difficoltosa perché la matita tende a scivolare in continuazione si può utilizzare anche un tappo di sughero orizzontale (quello delle bottiglie normali non spumeggianti per intenderci) e fare un buco al centro per inserire la matita, in tal modo la prensione, essendo allargata da qualcosa di comunque morbido e che si adatta alle dita, renderà la prensione più facile sino a diventare sicura.
Oppure esistono in commercio ed in cartoleria, a prezzo assai modico, infinite forme di clip, gommini o stile grip che dir si voglia, le più adatte a risolvere ogni problema di prensione, ed anche molto colorate che sapranno divertire il vostro bimbo facendogli scordare la sua momentanea difficoltà.
Ma ecco un altro metodo astuto insegnato dal Dr. Gianluca Lo Presti: il metodo del fazzolettino accartocciato.
Prendete un fazzolettino e accartocciatelo, quindi sistematelo in mano al bambino e chiedetegli di reggerlo con l’anulare e il mignolo come nella foto in basso.
In questo modo le tre dita libere saranno già nella posizione adatta ad impugnare una matita e il bambino troverà meno difficoltà a scrivere.
 
Divertenti esercizi per un’impugnatura corretta
  • Prendete un foglio di carta e ritagliate un quadratino di 1,5 cm, il bambino dovrà mantenerlo premuto, con il mignolo e anulare, sul palmo della mano mentre le tre dita restanti (pollice indice e medio) dovranno mantenere la matita.
  • L’uso dei semplici e colorati mattoncini di mais (che potete trovare facilmente in commercio). Infilate la matita all’interno del mattoncino di mais e poi eseguendo il gesto numero tre (con pollice, indice e medio) dite al bambino di immaginare un leone che ruggisce e sbadiglia (aprendo e chiudendo le dita). In questo modo alla chiusura della bocca del leone nonché delle tre dita fate creare un’impronta sul mattoncino, facendo così il bambino avrà creato un pencil grips personalizzato. I mattoncini sono una soluzione per creare un supporto anatomico ad impronta, fondamentale per un’impugnatura corretta che favorisca la vista ed un più veloce ed efficiente apprendimento.

Altri ausili per aiutare a impugnare correttamente

elastico
Ci sono altri metodi più semplici ed economici. Consiglio di mettere un elastico che impedisca di posizionare le dita troppo vicine alla punta della matita ed aiuta la presa.

elastico-per-capelli-450x300Se le ultime due dita della mano tendono a non rimanere chiuse ci possono essere dei piccoli accorgimenti da mettere in atto:  far tenere in mano una piccola pallina gomma (trovo adatte, lavabili e piacevoli quelle per i gattini) oppure un oggettino legato con un elastico alla matita.
Se la matita viene tenuta sollevata e non appoggiata alla mano, si può realizzare un’impugnatura per polso con facilità: una perla colorata e un buon elastico per capelli.



Vedi anche: IMPUGNATURA CORRETTA DELLA MATITA, SUGGERIMENTI UTILI

Fonte: http://www.marilenacremaschini.it/ 
http://www.6inradio.net
scrittura 2Qual è la corretta impugnatura e quanto può aiutare i bambini a prevenire “disturbi” della scrittura? Ce lo spiega la dottoressa Angela Zerbino, logopedista relazionale: «l'impugnatura corretta va insegnata fin dalla materna, attraverso un lavoro graduale e rispettoso dei tempi e della individualità di ogni bambino, al fine di poter discriminare successivamente tra difficoltà scolastiche e disturbi specifici dell'apprendimento, riducendo al minimo il rischio di disgrafia».  

1. L'IMPUGNATURA CORRETTA
«Nel bambino è presente un'evoluzione della prensione dello strumento grafico. Per arrivare alla corretta impugnatura il bimbo deve attraversare diverse fasi:
  • Inizialmente la prensione è di tipo palmare, afferrando con forza la matita con tutto il palmo della mano (senza utilizzo delle dita). Ciò limita le variazioni dei movimenti e del campo visivo della traccia lasciata sul foglio.
  • In seguito, generalmente, il bambino inizia ad appoggiare il gomito e a produrre maggior varietà di linee, muovendo l’avambraccio.
  • Poi passa gradualmente a una impugnatura di tipo digitale.
  • Infine, arriva all'opposizione indice-pollice che dirige lo strumento grafico, mentre il dito medio sostiene lateralmente la penna (presa a pinza). La presa a pinza, a circa 2 cm dalla punta, rappresenta quindi l'impugnatura corretta a cui il bambino deve giungere».

2. LA POSTURA 
«La corretta postura da osservare ed eventualmente insegnare prevede: piedi ben appoggiati al pavimento, seduto comodamente, busto eretto e leggermente inclinato in avanti ma non appoggiato al tavolo, spalle rilassate, gomiti entrambi sul tavolo, mano non scrivente appoggiata aperta sul foglio, sotto la mano scrivente».

3. PREVENIRE I "DISTURBI" DELLA SCRITTURA
«L'impugnatura, così come la pressione esercitata, sono determinanti ai fini di una corretta ed economica esecuzione grafica. Esistono vari tipi di impugnatura disfunzionale che è bene vengano corretti. Ad esempio, la “presa a pinza piatta”, con mancata flessione di pollice e indice, che risultano appiattiti sulla matita: ciò comporta una mancanza di forza motoria e instabilità della matita. Anche la tendenza a scrivere dall'alto rispetto alla linea grafica, con estrema flessione del polso verso l'interno, tipica del mancino, va corretta e può essere risolta piegando il foglio verso destra. Per quanto riguarda la pressione esercitata sul foglio, in caso fosse eccessiva, si può mettere sotto il foglio un cartone o utilizzare un foglio molto sottile per far notare al bambino che la pressione è troppo forte. Al contrario, se è troppo debole, si può mettere, sotto il foglio, un foglio di carta vetrata o di superficie irregolare per aumentare la resistenza ai movimenti di scrittura».

4. ESERCIZI UTILI
«È importante allenare fin dalla scuola dell'infanzia un armonioso sviluppo della motricità globale, motricità fine, schema corporeo, orientamento spaziale e coordinazione oculo- manuale. Ecco alcuni esercizi da proporre ai bambini per aiutarli in questo percorso:
  • esercizi globali: lanciare e prendere una palla, esercizi di consapevolezza corporea, etc.. 
  • esercizi di motricità fine: ritaglio con le forbici, labirinti, prensione digitale di oggetti, etc... 
  • esercizi per la coordinazione oculo-manuale: unire due punti, tenendo la matita sul punto sinistro e occhi fissi sul punto destro di arrivo, eseguendo un tratto netto rettilineo (in tal modo sono gli occhi che imparano a guidare la mano e non viceversa). 
  • esercizi pittografici e di disegno 
  • esercizi di tracciati rettilinei e geometrici
  • esercizi di pregrafismo: movimenti circolari, a ghirlanda, etc...».
5. GLI STRUMENTI
impugnatura«Inizialmente è meglio utilizzare matite triangolari grosse ergonomiche o gommini, da infilare alle matite, che hanno la sagoma dei 3 punti di appoggio (pollice, indice, medio). Il bambino deve poter utilizzare vari materiali (pennello, gessetti, pastelli, matite) per poter sperimentare le varie sensazioni tattili e le differenze di pressione che richiedono i diversi strumenti».
Inizialmente è meglio utilizzare matite triangolari grosse ergonomiche o gommini, da infilare alle matite
Si possono usare anche degli elastici da attorcigliare intorno a matite e penne, un modo economicoda usare a posto dei gommini.

6. I MANCINI
«I mancini utilizzano gli stessi strumenti dei destrimani. Nel caso dei gommini da infilare alle matite, esistono quelli con sagome adatte alla impugnatura con mano sinistra». 

lunedì 25 dicembre 2017

Questa pagina contiene le schede per il recupero e il potenziamento di Italiano. Le schede sono tratte dal libro Grammatica Lessico Scrittura pubblicato da SEIEDITRICE; le schede risultano utili per un ripasso veloce ma sono da arricchire ulteriormente per un serio recupero.  

Per accedere alle schede basta cliccare il simbolo  - pdf :
  • Scheda recupero – pag.38Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con fonologia e ortografia.
  • Scheda potenziamento – pag.38Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze su fonologia e ortografia.
  • Scheda recupero – pag.51Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la forma e il significato delle parole.
  • Scheda potenziamento – pag.51Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sul significato delle parole.
  • Scheda recupero – pag.85Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la forma e il significato delle parole.
  • Scheda potenziamento – pag.85Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sul significato delle parole.
  • Scheda recupero – pag.178Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con il verbo.
  • Scheda potenziamento – pag.178Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sul verbo.
  • Scheda recupero – pag.206Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con il nome.
  • Scheda potenziamento – pag.206Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sul nome.
  • Scheda recupero – pag.220Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con l'articolo.
  • Scheda potenziamento – pag.220Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sull'articolo.
  • Scheda recupero – pag.255Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con l'aggettivo.
  • Scheda potenziamento – pag.255 – Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sull'aggettivo.
  • Scheda recupero – pag.281Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con il pronome.
  • Scheda potenziamento – pag.281Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sul pronome.
  • Scheda recupero – pag.297Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con l'avverbio.
  • Scheda potenziamento – pag.297Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sull'avverbio.
  • Scheda recupero – pag.307Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la preposizione.
  • Scheda potenziamento – pag.307Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla preposizione.
  • Scheda recupero – pag.318Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la congiunzione.
  • Scheda potenziamento – pag.318Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla congiunzione.
  • Scheda recupero – pag.323Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con l'interiezione.
  • Scheda potenziamento – pag.323Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sull'interiezione.
  • Scheda recupero – pag.344Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi della proposizione.
  • Scheda potenziamento – pag.344Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi della proposizione.
  • Scheda recupero – pag.367Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi della proposizione.
  • Scheda potenziamento – pag.367Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi della proposizione.
  • Scheda recupero – pag.388Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi della proposizione.
  • Scheda potenziamento – pag.388Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi della proposizione.
  • Scheda recupero – pag.408Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi della proposizione.
  • Scheda potenziamento – pag.408Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi della proposizione.
  • Scheda recupero – pag.434Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi della proposizione.
  • Scheda potenziamento – pag.434Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi della proposizione.
  • Scheda recupero – pag.467Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi del periodo.
  • Scheda potenziamento – pag.467Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi del periodo.
  • Scheda recupero – pag.494Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi del periodo.
  • Scheda potenziamento – pag.494Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi del periodo
  • Scheda recupero – pag.528Download PDF
    Gli esercizi di base per chi ha difficoltà con la sintassi del periodo.
  • Scheda potenziamento – pag.528Download PDF
    Gli esercizi per potenziare le conoscenze sulla sintassi del periodo.

sabato 23 dicembre 2017

Sia la Direttiva 27/12/12 che la C.M. n.8/2013 fanno riferimento al riconoscimento di un Bisogno Educativo Speciale di uno studente a partire anche semplicemente dall’osservazione sistematica dei docenti, per tutti quei casi in cui non esista alcuna certificazione, ma l’alunno mostri un disagio o una difficoltà anche solo transitori (si pensi al caso classico del bambino sofferente per una separazione conflittuale dei genitori, o per un lutto o per la perdita di lavoro di uno dei genitori, e così via). Si tratta di situazioni in cui il team docente può ravvisare un Bisogno Educativo Speciale momentaneo e decidere di approntare, fino a quando la situazione non sia rientrata, un Piano Educativo Personalizzato.
 
Laddove, per motivi medici o clinici, la famiglia di uno studente consegni a scuola una certificazione anche privata (e non necessariamente di una struttura pubblica, come per la Legge 170 o 104) che attesti una situazione di difficoltà di uno studente (ad esempio per cure mediche o fobia scolare o attacchi di panico, solo per citare alcuni esempi), la scuola può già attivare un PDP.

Riporto parte della Premessa della Direttiva 27/12/12, che fuga ogni dubbio in proposito:
“…è opportuno assumere un approccio decisamente educativo, per il quale l’identificazione degli alunni con disabilità non avviene sulla base della eventuale certificazione, che certamente mantiene utilità per una serie di benefici e di garanzie, ma allo stesso tempo rischia di chiuderli in una cornice ristretta”.

Fonte: http://bes-dsa.it/ - blog di orizzonte scuola.
Interessante il binomio CLIL-matematica, andrebbe approfondito in modo particolare. Una delle suggestioni più interessante è che l’intelligenza linguistica e quella matematica sono “ospiti” del medesimo emisfero: i centri deputati al linguaggio e alla risoluzione dei calcoli si trovano entrambi nell’emisfero sinistro, come lo è il pensiero logico e sequenziale. 

Ma come è possibile insegnare la matematica in inglese, poiché i bambini fanno fatica a comprendere la lingua? Gli studi ribaltano completamente le diverse difficoltà. Ciò che dobbiamo tenere a mente è che il dominio mentale della matematica e quello della comunicazione verbale sono distinti, però poiché i bambini non hanno una conoscenza e comprensione approfondita dell’inglese, il lavoro verrebbe fatto molto di più con il pensiero visivo, spaziale, intuitivo e logico, e molto meno con definizioni e procedure descrittive.

Ecco alcune idee e suggerimenti per implementare un insegnamento moderno della matematica in lingua inglese:

IL RISTORANTE (esperienza diretta)

clil matematicaE' un progetto pensato per una quarta elementare, finalizzato a rinforzare nei bambini il concetto di frazione.
Costruire un Ristorante è motivante per i bambini, per loro è un gioco naturale e sono pieni di idee. Alle volte si penserebbe che i bambini siano tutti un po’ imprenditori, dato l’entusiasmo con cui si danno ai progetti dove c’è da costruire da zero una azienda propria.
Abbiamo cominciato dividendo per gruppi i bambini: ogni gruppo avrebbe creato la propria pizzeria. In ogni gruppo c’era un Direttore e uno Chef. 
I bambini hanno scelto il nome della propria pizzeria e hanno disegnato l’insegna. Abbiamo poi disegnato e ritagliato tutti insieme delle sagome rotonde (le sagome delle pizze). Avevo portato alcuni cartoni (puliti) per pizza per rendere più realistica e divertente la cosa. Abbiamo anche disegnato, colorato e ritagliato le sagome dei funghetti, delle fette di mozzarella, del salame.
 Durante questa prima fase abbiamo lavorato sul vocabolario: 
  • vocabolario della pizzeria (pizza, fetta, mozzarella, funghi, salame ...)
  • vocabolario della matematica: numeri, frazioni, 4 operazioni.
E poi, abbiamo cominciato a giocare con la matematica.
I bambini dovevano pescare dei bigliettini da una scatola e in ogni bigliettino c’era un task che riguardava il loro ristorante. Il task era scritto schematicamente, ma era un piccolo problema.
Per esempio: Quante pizze sono 6/3 di Pizza? 
Oppure 
Per fare una pizza ci vuole 1/3 di mozzarella. Quante mozzarelle ci vogliono per fare 9 pizze?
I primi problemi li abbiamo fatti tutti insieme, in modo che tutti capissero come erano costruite le schede. I problemi erano facili perché i bambini stavano lavorando in inglese per la prima volta. Quando sono stata certa che tutti più o meno avevano capito, ho distribuito i task. C’erano sia i problemi per lo chef (In una pizza ci vanno 15 funghetti, di quanti funghetti ho bisogno per fare 6 pizze?) e problemi per il direttore (Se ogni pizza gigante costa 15 Euro, quanto costano 3 fette (3/5) di Pizza?).

giovedì 21 dicembre 2017

Bisogna in merito precisare che i GRUPPI H (GLH o GLI - Gruppo di Lavoro Inclusione) rientrano nelle 40 ore (della partecipazione ai consigli di classe), si fa riferimento dal punto di vista normativo all'ART. 29 - ATTIVITÀ FUNZIONALI ALL’INSEGNAMENTO (ART.29 DEL CCNL 2006-2009) che al comma 3. dice: 

Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da:
a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull'andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue;

b) la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue.

Della lettera B  fanno parte le riunioni del gruppo H, infatti rientrano nelle 40 ore dei consigli di classe trattandosi di allievi disabili e docenti che fanno parte appunto di una classe. Giova ricordare che non è obbligatorio in quanto non espressamente previsto che tutti i docenti della classe debbano presenziare, ma in ogni caso per chi vi presenzia tali ore devono essere conteggiate nel monte ore dedicato alle riunioni del consiglio di classe di cui all’art. 29, comma 3, lett. b) del CCNL. 
In base agli impegni gli incontri di GLI vengono svolti durante il servizio, difficilmente in questo caso un Dirigente vi chiederà di recuperare tali ore (non sono mai ore ma momenti brevi di condivisione) ma può accadere anche il contrario... in questi caso è corretto che il D.S scelga (attenti al collegio docenti e a quello che viene deciso) di un orario diverso dal servizio in modo da evitare il recupero frontale.

martedì 19 dicembre 2017

Continua l'impegno di questo blog verso la didattica speciale e in particolar modo verso tutte quelle utilità e risorse che riguardano lo spettro autistico. In particolar modo la costruzione dei LAPBOOK sono di nostro interesse, ma cosa sono?  Il lapbook è un insieme dinamico e creativo di materiali che rientra nella sfera del «learning by doing» (imparare facendo), in cui l’alunno è al centro del proprio apprendimento. Si tratta della costruzione di cartellette di cartoncino di diverse dimensioni e formati che servono per contenere tutti gli elementi (disegni, fotografie, brevi descrizioni, ecc.) realizzati su un argomento. Quindi dei quaderni didattici dove i bambini possono partecipare non solo alla costruzione ma anche per giocarci e apprendere diverse conoscenze e abilità.
Il sito internet (in lingua inglese ma di facile lettura) http://www.fairypoppins.com offre molti contenuti a pagamento ma anche alcune risorse gratutite (facilmente modificabili poichè in lingua inglese) che qui metto a disposizione... sono suddivise per categorie e scaricabili gratuitamente!!!
                                       
 LETTO-SCRITTURA - Clicca sull'immagine...
Literacy
                                     
                                      














PER LA CLASSE - Clicca sull'immagine..
Cozy colorful playing room for child

                                                      
MATEMATICA - Clicca sull'immagine...
Children Playing With Blocks In Classroom















Vedi anche le categorie
... troverete altri materiali utili! :-)

martedì 12 dicembre 2017

Il sito EMERGENZAUTISMO, mette a disposizione diversi materiali ed informazioni sullo spettro autistico. Interessante mi sembrano i materiali predisposti per l'apprendimento della matematica; tali risorse sono dei .pdf gratuitamente scaricabili, schede di esempio o descrizioni su come affrontare gli argomenti dell'ambito logico-matematico. Basta cliccare i links e visualizzare i pdf o scaricarli gratuitamente sul proprio pc:


ADDIZIONI

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/add/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/add/tavola_addizioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/add/numeri_1_20.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/add/percontare_varie.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/add/percontare_veicoli.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/add/add.zip (CARTELLA INTERA)



MULTIPLI DI 5 E 10

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/multipli_di_5_e_10/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/multipli_di_5_e_10/100_per_5.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/multipli_di_5_e_10/100_per_10.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/multipli_di_5_e_10/multipli_di_5_e_10.zip (CARTELLA INTERA)



CORRISPONDENZA 1 A 1

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/corrispondenza_1_a_1/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/corrispondenza_1_a_1/pagine_1_2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/corrispondenza_1_a_1/pagine_3_4.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/corrispondenza_1_a_1/pagina_5_e_copertina.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/corrispondenza_1_a_1/cani.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/corrispondenza_1_a_1/corrispondenza_1_a_1.zip (CARTELLA INTERA)



CONTARE SENZA ERRORI

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_senza_errori/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_senza_errori/pagine_1_2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_senza_errori/pagine_3_4.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_senza_errori/pagina_5_e_copertina.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_senza_errori/tavola_quante_sono.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_senza_errori/contare_senza_errori.zip (CARTELLA INTERA)



PARI E DISPARI

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/pari_e_dispari/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/pari_e_dispari/carte_numerate.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/pari_e_dispari/tavola_in_bianco.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/pari_e_dispari/tavola_numeri_dispari.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/pari_e_dispari/tavola_numeri_pari.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/pari_e_dispari/pari_e_dispari.zip (CARTELLA INTERA)



TOCCARE/CONTARE E LIBRETTI DI ADDIZIONI

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/tessere_e_copertina.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/prompt_numerico_3_5_8.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/prompt_numerico_6_4_7.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/prompt_puntini_3_5_8.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/prompt_puntini_6_4_7.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/senza_prompt_3_5_8.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/senza_prompt_6_4_7.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_e_fare_addizioni/contare_e_fare_addizioni.zip (CARTELLA INTERA)



CONTARE CON LE DITA

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/copertine.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/tessere_numerate.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/pagine_1_2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/pagine_3_4.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/pagine_5_6.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/pagine_7_8.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/pagine_9_10.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare_con_le_dita/contare_con_le_dita.zip (CARTELLA INTERA)



SERIE DI NUMERI E CONTEGGIO

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/copertina.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/immagini.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/numeri.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/quante_monete.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/quante_rane.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/quanti_computer.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/quanti_hamburger.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/serie_di_numeri_e_conteggio/serie_di_numeri_e_conteggio.zip (CARTELLA INTERA)



MAGGIORE, MINORE, UGUALE

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/maggiore_minore_uguale/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/maggiore_minore_uguale/tessere.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/maggiore_minore_uguale/maggiore_minore_uguale.zip (CARTELLA INTERA)



GRANDE PICCOLO

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/calcio_baseball_basket_grandi.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/golf_tennis_grandi.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/tavola1_immagini_grandi.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/tavola1_vuota_immagini_grandi.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/tavola2_immagini_grandi.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/tavola2_vuota_immagini_grandi.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/tavola_immagini_piccole.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/tavola_vuota_immagini_piccole.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/grande_piccolo/grande_piccolo.zip CARTELLA INTERA)



STRISCE DI MODELLI

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/strisce_di_modelli/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/strisce_di_modelli/striscia1.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/strisce_di_modelli/striscia2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/strisce_di_modelli/striscia3.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/strisce_di_modelli/striscia4.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/strisce_di_modelli/strisce_di_modelli.zip (CARTELLA INTERA)



TROVARE LA GIUSTA LUNGHEZZA

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/trovare_la_giusta_lunghezza/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/trovare_la_giusta_lunghezza/Strisce_da_applicare.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/trovare_la_giusta_lunghezza/tavola_bianca.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/trovare_la_giusta_lunghezza/tavola_colori.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/trovare_la_giusta_lunghezza/trovare_la_giusta_lunghezza.zip (CARTELLA INTERA)



CONTARE 

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/istruzioni.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/contare1.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/contare2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/contare3.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/contare4.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/tessere1.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/tessere2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/numeri.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/contare/contare.zip (CARTELLA INTERA)



MATERIALE VARIO

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/numeri_per_bambini_piccoli.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/numeri_con_le_mani.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/puzzle_matematica.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/puzzle_matematica2.pdf

http://www.emergenzautismo.org/images/nur/mat/tabelline.pdf

domenica 10 dicembre 2017

E' caso di questi giorni di una docente di sostegno che ha addirittura perso il proprio bambino (era incinta) a causa di un morso da parte dell'alunno psicotico che seguiva (uno dei tanti fatti di cronaca scolastica). La domanda è: come possiamo tutelarci da questa sempre maggior violenza nelle scuole, spesso legata a patologie gravi che vengono minimizzate? In particolare in caso di danni a persone o cose come tutelarsi? 

Risponde Flavio Fogarolo, ex insegnante e per diversi anni referente per la disabilità presso l'Ufficio Scolastico di Vicenza:

"Precisiamo intanto che eventuali danni a oggetti personali subiti a scuola vanno rimborsati, o dall'assicurazione o dalla scuola stessa. Non ovviamente dai genitori degli alunni. Le insegnanti di sostegno in gravidanza vanno tutelate e, in base alla normativa sui lavori a rischio ( DL 151 del 2001), hanno diritto ad avere assegnati alunni che non presentano problemi di questo tipo. La responsabilità è del dirigente. Detto questo, il consiglio che posso dare è di cercare di gestire sempre queste faccende in condivisione con dirigente e colleghi, mai trasformare il problema in un affare personale degli insegnanti di sostegno. E di fronte a problemi gravi la scuola deve chiedere il supporto di altri soggetti (comune, ASL, famiglia per quel che può fare) per organizzare assieme una risposta adeguata".
Ecco a voi un'altra risorsa, sono degli schemi utili alla formulazione dei giudizi analitici da inserire nel documento di valutazione trimestrale/quadrimestrale in uso nella scuola primaria. In questo blog ne troverete altri, sotto i links di riferimento.

GIUDIZIO INTERMEDIO (1° QUADRIMESTRE)
Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta
GIUDIZIO FINALE (2° QUADRIMESTRE)
Classe prima
Classe seconda
Classe terza
Classe quarta
Classe quinta

VEDI ANCHE (clicca qui):
- GIUDIZI DESCRITTIVI PER LA VALUTAZIONE (PAGELLE, REGISTRO E RELAZIONI)

- "RIFERIMENTI VALUTATIVI-DESCRITTIVI" PER LA COMPILAZIONE PAGELLE E RELAZIONI

domenica 3 dicembre 2017

Cos’è, di preciso, un silent book? Un albo che affida il racconto esclusivamente alle immagini. Si tratta dunque di un libro per tutti, che ha la capacità di superare le barriere linguistiche e di favorire l’incontro e lo scambio anche tra culture diverse. Un libro democratico e aperto. Ma non solo.
I silent book sono preziosi per favorire l’apprendimento di un vocabolario delle immagini, per aiutare i bambini a “leggere” le figure e a dar loro un significato, un valore, un merito. 
I libri senza parole rispettano una logica e sottendono una sceneggiatura. Il fatto che non abbiano parole non significa certo che siano privi di senso!
Non è affatto semplice realizzarli perché bisogna avere ben chiaro quello che si vuole raccontare. Non basta una semplice situazione, ma una narrazione completa: un principio, uno svolgimento, una conclusione.
Altre caratteristiche fondamentali:
  • le immagini devono essere riconoscibili
  • le immagini delle varie pagine devono essere ben collegate tra di loro in una successione
  • i protagonisti devono distinguersi dagli altri personaggi ed essere facilmente individuabili
  • garantire una continuità nelle illustrazioni non significa che queste debbano ripetersi in modo monotono
  • il ritmo di lettura non deve annoiare ma essere vivo e riservare sorprese
  • arrivato alla fine il lettore è soddisfatto perché ha riscontrato che la storia si chiude perfettamente, che tutto ha una logica.

Leggere un libro senza parole: esempio 

Per dimostrarvi che leggere un libro senza parole ai bambini è alla portata di tutti, faccio qualche esempio:

Tortintavola. Ma la torta dov’è?

Thé Tjong-Khing, Beisler Editore 2011
tortintavola-copertina-libri-senza-parole

Il libro comincia così

tortintavola-1-libri-senza-parole
Voce adulta: “Dove siamo qui? Che succede?”
Possibile risposta bambino: “I topi stanno rubando la torta!”
Voce adulta: “Sì, è vero! E a chi la rubano?”
Possibile risposta bambino: “Ai cani!”
Voce adulta: “E che stavano facendo secondo te i cani? Come si chiamano i topi ladruncoli? E gli altri animali della foresta si sono accorti del furto?”
Possibile risposta bambino: “I cani stanno organizzando una festa e…”
E così via…

tortintavola-2-libri-senza-parole
Il bello di un libro di questo tipo è la presenza, in contemporanea, di tanti personaggi e storie parallele che è divertente scovare e interpretare. Offre davvero una miriadi di spunti per dialogare e inventare col proprio bambino.
Le domande che potete rivolgere ai vostri interlocutori per farli entrare nello spirito del libro sono le più varie (quelle che ho riportato io sono soltanto esempi) e, in base alle loro risposte, potrete seguire percorsi e strade imprevedibili.

tortintavola-3-libri-senza-parole 
Se volete provare a crearne uno vi consiglio di visitare il sito web TOOLS.pdf24 https://tools.pdf24.org/it/images-to-pdf, uno dei tanti servizi gratuiti disponibili.

sabato 2 dicembre 2017

Noi insegnanti di sostegno abbiamo un compito importantissimo, sostenere in tutto per tutto i nostri alunni (come una piccola squadra), anche chi ha grandi difficoltà. L'autismo e il ritardo mentale sono due disabilità assai gravi da gestire a scuola, il problema maggiore è aiutarli a crescere con lo scopo di raggiungere obiettivi che vanno dall'autonomia fino alla conoscenza di concetti utili nella quotidianità. Una attività da realizzare in modo LABORATORIALE è la costruzione dei LAPBOOK cioè dei quaderni didattici dove i bambini possono partecipare non solo alla costruzione ma anche per giocarci e apprendere diverse conoscenze e abilità. In questo ci aiuta un sito scoperto da poco... INSEGNAMI A GIOCARE è un portale creato da una super mamma... direi una super fantastica mamma!!!! Si descrive così...
Ciao sono Marinella Drudi, moglie e mamma lavoratrice. "Insegnami a giocare" nasce dalla richiesta di mio figlio più grande, un bimbo davvero speciale che mi ha chiesto proprio di insegnargli a giocare. Le attività riportate sono state tutte sperimentate e sono frutto della mia ricerca costante. Si tratta di attività educative e attività di logica e motricità per tutti i bimbi, in particolare per i bimbi con qualche difficoltà in più. Il segreto è la semplicità, fatta di piccoli passi e la costanza di saper trasformare ogni cosa in opportunità. Nel tempo, con la nascita del mio secondo figlio, ho sperimentato che queste attività sono per tutti!

Le attività di Mariella sono davvero eccezionali, in pratica come ho detto sopra sono quello che noi chiamiamo LapBook... quaderni didattici plastificati utili specialmente per i bambini con lo spettro autistico. Questa mamma ne ha creati tantissimi e tutti scaricabili gratuitamente! Una vera miniera per noi insegnanti che amiamo il nostro lavoro e vogliamo contribuire nel progetto di vita dei nostri alunni. Il sito è corredato anche di foto e video, spunti necessari per poter costruire anche altre risorse simili.

Per poterli scaricare dovete iscrivervi alla Newsletter o farne richiesta attraverso il modulo "Contatti"

mercoledì 29 novembre 2017

Le verifiche scolastiche o compiti in classe sono documenti a tutti gli effetti che comprovano l'effettivo livello di apprendimento dei contenuti delle discipline.
  • Dal punto di vista NORMATIVO: non esiste alcuna regolamentazione delle modalità con le quali il docente della Scuola Primaria deve effettuare le verifiche (scritte o orali che siano). Le modalità vengono al massimo programmate dal team e dai docenti titolari della classe, sulla base dei criteri adottati annualmente in merito alla programmazione didattica.
  • I GENITORI possono prenderne visione?  I genitori possono prenderne visione laddove i docenti ritengano opportuno far conoscere i contenuti degli elaborati e gli esiti della loro valutazione, ma non in termini “istituzionali”; la presentazione delle verifiche in sede di colloqui concordati nel corso dell’anno scolastico è una prassi normale, nell’ambito di un corretto rapporto tra la scuola e le famiglie degli alunni e rientra nell’attività che viene programmata annualmente dal collegio dei docenti. Anche l’eventuale comunicazione “a domicilio” può essere una forma di rapporto con la famiglia, che non può essere esclusa a priori, appartenendo ai singoli docenti la scelta delle modalità con le quali svolgerlo nel modo più proficuo.
Quindi non esiste una disciplina giuridica della questione, che è demandata all’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Il vincolo normativo esiste, invece, in riferimento alla valutazione intermedia e finale degli alunni (cfr. il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122).

martedì 28 novembre 2017

Ecco a voi una serie di verifiche di italiano utili per il primo quadrimestre. Sono state predisposte dalla DIREZIONE DIDATTICA STATALE “A. D’ANDRADE” (PAVONE CANAVESE), ovviamente possono essere personalizzatee adattate in base alle necessità.

 Vedi anche: VERIFICHE DI MATEMATICA PRIMO QUADRIMESTRE - SCARICA LE SCHEDE GRATUITAMENTE (PER TUTTE LE CLASSI DELLA PRIMARIA!)

lunedì 27 novembre 2017

Diverse sono le tecniche che possono essere messe a disposizione degli alunni con DSA; oltre a fornire lo strumento compensativo va anche istruiuto l'alunno su come utilizzare le risorse a sua disposizione.
Oggi vi segnalo un piccolo QUADERNINO DELLE REGOLE di matematica, è scaricabile gratuitamente, pronto per essere usato o/e personalizzato secondo le proprie esigenze. La miglior pratica ovviamente è quello di costruire un quadernino tutto vostro che pian piano nel tempo diverrà punto di riferimento nel lavoro in classe. La stessa cosa vale per l'italiano.

Questo semplice quaderno di matematica è pensato sia per bambini e bambine che hanno problemi specifici di apprendimento sia per quei bambini e bambine che hanno solo bisogno di un ripasso prima di un test o di un’interrogazione. E’ costituito da un indice. L’alunno potrà aggiungere, durante l’anno scolastico, altre schede relative agli argomenti presentati dagli insegnanti, così da avere una visione completa di tutta la matematica.

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