• BLOG DIDATTICO DI SOSTEGNO

    Si dice di solito "nero sul bianco" per marchiare negativamente qualcuno, io invece provo a cancellare questa macchia nera cercando di trasmettere non solo risorse ma anche valori umani. Se siete perplessi non preuccupatevi è un buon segno, in quanto la perplessità è l'inizio della conoscenza...

giovedì 3 ottobre 2024


Speech To Symbol si presenta come un'app innovativa e preziosa per la Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), uno strumento indispensabile per comunicare con le persone con AUTISMO.

Cosa fa?

Trasforma la voce in simboli: l'app è in grado di convertire la parola parlata in simboli visivi, facilitando la comprensione e l'espressione.

  • Simboli personalizzabili: è possibile creare simboli personalizzati, aggiungendo immagini o disegni per rappresentare parole, oggetti o concetti specifici.
  • Condivisione dei messaggi: i messaggi creati possono essere condivisi facilmente tramite le principali app di messaggistica.
  • Multilingue: l'app supporta diverse lingue, rendendola accessibile a un pubblico più ampio.
Per scaricare l'app basta accedere a Play Store (dispositivi ANDROID) e cercare "Speech To Symbol". 


Il mondo dell'educazione è in costante evoluzione, sempre alla ricerca di strumenti e metodologie che rendano l'apprendimento più efficace e stimolante. In questo contesto, i quaderni di lavoro, come "Il mio quaderno per l'approfondimento competente" di Lisciani Scuola, rappresentano un valido alleato per insegnanti e studenti.

Ma cosa rende questo quaderno così speciale? Non solo e facilitazioni ma anche i cosiddetti "compiti di realtà". A differenza dei tradizionali esercizi ripetitivi, questi compiti invitano i ragazzi a mettere in pratica le conoscenze acquisite in contesti quotidiani. Immaginate un problema di matematica che coinvolge il calcolo del prezzo totale della spesa al supermercato, o un esercizio di grammatica che richiede di scrivere una breve recensione di un libro appena letto.

Le attività sono strutturate in modo da accompagnare gradualmente l'alunno verso un consolidamento veloce della matematica.

Clicca qui per scaricarli:

Il mio quaderno 1

Il mio quaderno 2

Il mio quaderno 3

sabato 28 settembre 2024


L'autunno è una stagione ricca di stimoli e cambiamenti, perfetta per coinvolgere i bambini in attività divertenti e allo stesso tempo educative. Le schede didattiche e lavoretti laboratoriali possono essere uno strumento prezioso per esplorare questo periodo dell'anno in modo stimolante.

Vi fornisco anche alcune idee:

  • Osservazione delle foglie: schede con immagini di diverse foglie autunnali, da colorare o ritagliare, per imparare a riconoscere le varie specie.
  • La raccolta dei frutti: schede con disegni di frutta autunnale, da abbinare alle immagini reali o da colorare.
  • Gli animali in autunno: schede con immagini di animali che cambiano comportamento o aspetto in autunno, per stimolare la curiosità e l'osservazione.
  • Laboratorio creativo: semplici lavoretti autunnali.
  • Giochi di logica: schede con semplici giochi di logica, come labirinti o puzzle, con immagini a tema autunnale.
Ecco alcune schede che ho creato personalmente, dove ho prediletto la coloritura, pregrafismo e la produzione scritta.

domenica 1 settembre 2024


Il termine "speciale" utilizzato per riferirsi a bambini con disabilità, diffuso specialmente nell'ambito familiare e non sempre dagli operatori, seppur usato con buone intenzioni è un termine non totalmente inclusivo. Bisogna analizzare alcune sfumature importanti per comprendere pienamente l'origine. 

Non esiste una legge che vieti l'utilizzo del termine "speciale", ma la normativa di riferimento promuove un linguaggio inclusivo e rispettoso delle persone con disabilità. Nessuno in realtà ha scelto o proposto la terminologia "bambino speciale" che attualmente coesiste insieme ad altra nomenclatura, di fatto il linguaggio utilizzato per descrivere le persone con disabilità si è evoluto cercando di superare stereotipi e pregiudizi. Ma è veramente così? 

Si parte dall'attribuzione del termine "handicappato" a "bambini/ragazzi handicappati", sottolineando solamente l'aspetto medico della disabilità; dobbiamo aspettare gli anni '90 con la legge 104/92 in cui il termine "handicap" viene progressivamente sostituito da "con disabilità". 

Tutto parte da un fatto di cronaca, in un concerto di Antonello Venditti, mentre che introduceva un brano con un aneddoto personale, una giovane in prima fila lo incitava con dei versi a cantare. Il cantante, non accorgendosi della disabilità della ragazza, ha reagito con una battuta infelice; purtroppo non ha successivamente inteso il suggerimento dell'operatore "è un ragazzo speciale", omettendo la parola "con disabilità", sicuramente di più facile comprensione e immediatezza. 

Ma andiamo al dunque...

L'utilizzo del termine "speciale" è nato dal desiderio di sottolineare le qualità uniche e le potenzialità di ogni individuo, indipendentemente dalle sue abilità; ma sottende una differenza intrinseca e negativa rispetto alla "normalità", ciò può portare a un'eccessiva medicalizzazione delle diversità. C'è da sottolineare che in un certo senso si voleva riconoscere la necessità di un approccio educativo personalizzato e diverso rispetto a quello standard (successivamente lo sviluppo di discipline di studio come la "didattica speciale" che successivamente farà chiarezza terminologica).

Tuttavia, con il passare del tempo, questo termine ha iniziato a suscitare alcune critiche via via più evidenti:

  • di connotazione negativa: "speciale" può essere interpretato come sinonimo di "diverso" o "anormale", creando una sorta di etichetta.
  • di troppa enfasi: il termine "speciale" sposta l'attenzione dalla persona alle sue limitazioni, limitando così le sue potenzialità.
  • non di facile comprensione: non sempre l'appellativo "speciale" è ricondotto alla disabilità.

Per questo motivo, è più giusto utilizzare termini più neutri e descrittivi come "bambino con disabilità". Infatti il termine più corretto è "bambino/a con disabilità", dove l'uso della preposizione "con" evidenzia che la disabilità è una caratteristica e non definisce l'intera persona.

Carmelo Di Salvo

giovedì 22 agosto 2024


Il primo giorno di scuola è un momento cruciale per i bambini. È il momento in cui si staccano dalle sicurezze dell'ambiente familiare per immergersi in un nuovo mondo, fatto di regole, relazioni e sfide. 

Un benvenuto caloroso e accogliente può fare la differenza, aiutando i piccoli alunni a sentirsi sicuri, motivati e pronti ad affrontare questa nuova avventura. Un benvenuto efficace non si limita a un semplice saluto, ma bisogna creare una atmosfera positiva e rassicurante. 

Di seguito troverete una serie di semplici schede didattiche di “benvenuto”, pensate appositamente per il primi giorni di scuola. Ogni scheda è dedicata a una classe della scuola primaria e contiene: 

- una semplice filastrocca: una breve poesia che introduce i bambini alla classe, ai compagni e alle attività che li aspettano. La filastrocca è uno strumento efficace per stimolare la memoria, l'immaginazione e la creatività;

- immagini da colorare: disegni semplici che i bambini possono personalizzare, creando un primo legame con la loro nuova classe. Colorare è un'attività rilassante e divertente che aiuta i bambini a esprimere la loro creatività.

Clicca qui per scaricarle gratuitamente!

giovedì 15 agosto 2024


La scuola è il luogo dove il bambino prende coscienza delle sue abilità e dove stabilisce molteplici relazioni sociali con adulti e coetanei. Accogliere non significa solo “invitare a entrare”, ma mettere il più possibile a proprio agio i nuovi arrivati, creando nell’ambiente scolastico un’atmosfera piacevole. 

Di seguito vi segnalo un breve percorso di accoglienza per la scuola dell'infanzia, volendo anche per la prima classe della scuola primaria; il progetto sé legato al bisogno dei bambini, che arrivano o tornano a frequentare la scuola, di percepire attorno a sé un clima positivo e accogliente che: 

1. consenta di superare i timori verso un’esperienza nuova e il disorientamento iniziale o verso il dover riallacciare rapporti; 

2. contribuisca ad attivare i processi di relazione con i pari, con l’ambiente e con le persone adulte; 

3. aiuti il distacco dal genitore, la capacità di orientarsi nel nuovo ambiente e l’accettazione progressiva di alcune norme comportamentali relative all’organizzazione sociale.

Sotto troverete un progetto con suggerimenti e attività.

Chicca qui per visualizzare gratuitamente il progetto.

mercoledì 14 agosto 2024


Settembre arriva e si necessita di idee per l'accoglienza. Perché non iniziare con una bella storia? Con un racconto appassionante? 

Qui si propone la storia "Il Bambino della Luna" di Davide Morosinotto. Indipendentemente dall’età, proporrei il racconto come lettura a voce alta. .

La lunghezza del racconto permette volendo di leggerlo in un unico appuntamento, anche con le prime classi. Diverse saranno però le riflessioni da sollecitare in alunne e alunni di prima, seconda o terza primaria.

In una prima ci si soffermerà solo su alcuni aspetti:

I bambini non si conoscono, la classe è tutta da costruire, ma le esperienze degli ultimi mesi faranno risuonare anche in loro alcuni passaggi del testo. Mi soffermerei in particolare sul tema casco/mascherina. Come il casco del protagonista, la mascherina protegge, ma non deve essere vissuta come una barriera impenetrabile.

Il gioco, l’aeroplano di carta, può superare questa barriera. E anzi deve farlo, per costruire un legame.

La descrizione dei personaggi (Augusto Robusto, Eugenia Lagenia, Enrica Riccoboni e Gastone Sganassone) può essere un modo per spingere i bambini a presentarsi in modo buffo, e a creare la loro classe speciale.

In seconda e in terza, la riflessione si potrà ampliare:

Il tema della solitudine, nel periodo vissuto lontano, toccherà corde scoperte.

Come possono, i bambini, tornare a stare insieme in modo naturale? Quanto ha pesato stare “sulla Luna”? C’erano anche cose belle, in questo pianeta lontano dalla classe, in cui sono stati in questi mesi? Quali cose li hanno più divertiti? E c’erano cose spaventose, invece?

Al termine del racconto ci sono molti approfondimenti, per continuare a riflettere insieme. 

Ovviamente per la classe prima, li leggerà l’insegnante. Stampate le pagine per far lavorare i bambini sui disegni. 

Clicca qui per scaricare gratuitamente il racconto e le schede di coloritura.

sabato 27 aprile 2024


Il Patto di corresponsabilità educativa (introdotto con la Direttiva Ministeriale 107/2007), sottoscritto all'iscrizione dai genitori degli alunni della scuola, rappresenta un impegno reciproco tra scuola e famiglia nel favorire il successo formativo di ogni studente. Si tratta di un atto di condivisione di obiettivi, principi e comportamenti che orientano il percorso scolastico del bambino.

La firma del Patto da parte dei genitori non dovrebbe intendersi come un mero atto formale, ma piuttosto come l'avvio di un percorso di coinvolgimento attivo nella vita scolastica dei figli.

Un aspetto cruciale di questo patto è la valutazione della collaborazione dei genitori. Tale valutazione, solitamente riportata sul registro elettronico, mira a monitorare il livello di coinvolgimento delle famiglie nel percorso scolastico dei propri figli. 

La sinergia tra i due contesti educativi è indispensabile per:

  • Monitorare il progresso dello studente;
  • Individuare eventuali difficoltà e predisporre interventi di supporto;
  • Promuovere il benessere e la motivazione all'apprendimento;
  • Orientare le scelte scolastiche e future del bambino.

Per rafforzare questa collaborazione, le scuole hanno introdotto nel registro elettronico una sezione dedicata alla valutazione del livello di partecipazione dei genitori, solitamente lo si trova in pagella nel giudizio. La valutazione della collaborazione non deve essere vista come un'etichetta, ma come un'opportunità di valorizzare il ruolo dei genitori nel processo educativo. Riconoscere il loro impegno e le loro competenze rafforza il senso di appartenenza alla comunità scolastica e li motiva a contribuire attivamente alla crescita dei propri figli.

Quindi, attraverso questa valutazione, la scuola può:

  • Riconoscere l'impegno dei genitori che si attivano concretamente e positivamente;
  • Incentivare la partecipazione di coloro che risultano meno coinvolti;
Ma cosa si deve considerare nella valutazione?

  • Partecipazione a colloqui individuali e riunioni di classe: la frequenza e l'attiva partecipazione dei genitori a questi incontri rappresentano un indicatore significativo del loro interesse e coinvolgimento.
  • Disponibilità al dialogo e al confronto.
  • Collaborazione positiva con i docenti.
  • Rispetto delle regole e delle scadenze.
  • Rispetto delle regole interne dell'istituto.
  • Mantenere una comunicazione fluida e costante con la scuola, con una proficua collaborazione.

Tuttavia, è necessario un impegno concreto da parte di tutte le componenti coinvolte per superare le criticità e valorizzare le potenzialità di questo modello educativo.


Parlare della morte ai bambini a scuola è un tema delicato e importante che richiede sensibilità e tatto. Ecco alcuni consigli per affrontare questo argomento in modo adeguato:
  • Scegliere il momento giusto: Non esiste un momento perfetto per parlare della morte, ma è importante evitare periodi di stress o di particolare vulnerabilità per i bambini. Può essere utile cogliere l'occasione da un evento specifico, come la morte di un animale domestico o di un parente anziano, per affrontare l'argomento in modo naturale.
  • Creare un ambiente sicuro e accogliente: Assicurarsi che i bambini si sentano a loro agio e liberi di esprimere le proprie emozioni e i propri dubbi. È importante creare un clima di ascolto e di non giudizio, in cui i bambini non si sentano in imbarazzo a fare domande.
  • Adattare il linguaggio all'età: Usare un linguaggio semplice e chiaro, adatto all'età dei bambini. Evitare eufemismi o termini vaghi che potrebbero generare confusione. Per i bambini più piccoli, si può utilizzare la metafora del ciclo della vita, spiegando che la morte è come la fine di una stagione e l'inizio di una nuova. Con i bambini più grandi, si può entrare in dettagli più concreti.
  • Essere sinceri e onesti: È importante essere sinceri con i bambini e non nascondere loro la verità. Tuttavia, è altrettanto importante evitare di spaventarli o di angosciarli. Usare un tono rassicurante e positivo, sottolineando che la morte è una parte naturale della vita.
  • Rispondere alle domande in modo completo: I bambini avranno sicuramente molte domande sulla morte. È importante rispondere a tutte le loro domande in modo completo e onesto, anche se le loro domande ci sembrano difficili o scomode. Se non si è in grado di rispondere a una domanda, è importante essere sinceri e dire che si cercherà la risposta.
  • Lasciare che i bambini esprimano le loro emozioni: La morte può suscitare nei bambini una vasta gamma di emozioni, come tristezza, rabbia, paura e confusione. È importante permettere loro di esprimere liberamente le loro emozioni senza giudicarli o minimizzarle.
  • Offrire supporto e conforto: I bambini che hanno subito un lutto potrebbero aver bisogno di supporto e conforto extra. È importante essere presenti per loro, ascoltarli e aiutarli a elaborare il loro dolore. In alcuni casi, potrebbe essere utile il supporto di uno psicologo o di un altro professionista della salute mentale.
Parlare della morte ai bambini non è mai facile, ma è importante farlo in modo aperto e onesto. Seguendo questi consigli, è possibile aiutare i bambini a comprendere questo argomento delicato in un modo che sia appropriato alla loro età e che li aiuti a sviluppare meccanismi di coping sani.

Vi propongo una fiaba proveniente da https://www.youtube.com/@Pasticciotti che può aiutare...

C'è chi dice che la Morte abbia il cuore sordo e nero come il carbone, ma non è vero...
Sotto a quel mantello, il suo cuore è rosso come il tramonto più bello e batte d'amore profondo per la vita.
Che valore avrebbe la vita, se non ci fosse la morte?
Chi potrebbe mai rallegrarsi del sole, se non ci fosse mai un giorno di pioggia?
E si potrebbe mai desiderare il giorno, se non esistesse la notte?

Ecco a voi una storia "Piangi cuore, ma..." di Glenn Ringtved - Illustrazioni di Charlotte Pardi, utile per parlare in classe o a casa di questo argomento, non così semplice!


domenica 31 marzo 2024


La nota disciplinare è un provvedimento che, a seconda della gravità del comportamento scorretto, può assumere diverse forme: annotazione sul registro, convocazione dei genitori, sospensione dalle lezioni. 

Spesso nella forma di "comunicazione alle famiglie", specialmente nella scuola primaria, la nota viene trascritta nel diario degli alunni. 

Di fronte a una nota, molti genitori si sentono chiamati in causa e temono di essere giudicati, quindi possono reagire con la difesa del figlio - “Non è possibile che abbia detto a fatto questo...” - oppure con l’indifferenza o la sottovalutazione della comunicazione “…E che sarà mai!”

La nota, cioè la comunicazione di un comportamento scorretto, è da intendersi oggi come una comunicazione attraverso cui la scuola chiede alla famiglia di aiutarla e sostenerla perché in difficoltà o semplicemente perché desiderosa di collaborazione davanti a un comportamento dell’alunno o di un gruppo che ritiene non adeguato.

Al genitore la nota arriva proprio come un atto di alleanza e gli consente di essere consapevole di ciò che succede in classe, per capire meglio le eventuali difficoltà del figlio/i e realizzare in modo concreto quel patto educativo con la scuola di cui tanto si parla. Leggere insieme e discutere con il proprio figlio una nota, per esempio, può essere un motivo di crescita e di comprensione reciproca. E magari questo permetterà di creare l’occasione per i genitori di comunicare ai docenti che si lavorerà anche a casa su un aspetto educativo da consolidare, o che si richiederanno eventuali approfondimenti sull’accaduto, laddove necessario.

Ecco a cosa serve in generale la nota disciplinare:

  • Funzione deterrente: la nota disciplinare ha una funzione deterrente, in quanto dissuade gli studenti dal tenere comportamenti scorretti. La consapevolezza di poter ricevere una sanzione può spingere gli studenti a riflettere sulle proprie azioni e a scegliere di comportarsi correttamente. Usata nell'immediato in classe è un deterrente per non mettere in atto comportamenti pericolosi per sé stessi e per gli altri e quindi garantire almeno l'integrità fisica di tutti (da non sottovalutare).
  • Assunzione di responsabilità: la nota disciplinare può aiutare gli alunni ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Quando uno studente riceve una sanzione, è costretto a confrontarsi con le conseguenze del proprio comportamento e a capire che le sue azioni hanno un impatto sugli altri.
  • Riconoscimento delle regole: la nota disciplinare può aiutare gli studenti a riconoscere l'importanza delle regole e del rispetto reciproco. La scuola è una comunità in cui tutti hanno il diritto di imparare e di stare sereni. Le regole servono a garantire il buon funzionamento della comunità e il rispetto di tutti.

Opportunità di crescita:

  • La nota disciplinare può essere un'opportunità di crescita per gli alunni. Può essere un momento per riflettere sui propri errori e per imparare a comportarsi meglio in futuro. 
  • La nota disciplinare non deve essere vista come una punizione fine a se stessa, ma come un'occasione per avviare un dialogo costruttivo tra studente, docente e famiglia. La scuola deve lavorare in sinergia con la famiglia per aiutare lo studente a crescere e a diventare un membro responsabile della comunità.

Non solo punizione:

È importante sottolineare che la nota disciplinare non è solo uno strumento punitivo. Può essere utilizzata anche per premiare i comportamenti positivi degli studenti. Ad esempio, si possono assegnare note di merito agli studenti che si distinguono per impegno, collaborazione e rispetto delle regole.

Incolumità fisica degli alunni: 

Ad esempio, uno studente che compie atti di bullismo o vandalismo può mettere a rischio la sicurezza degli altri. In questi casi, la scuola ha il dovere di intervenire con sanzioni disciplinari adeguate, a tutela di tutti gli alunni.

La gestione di situazioni che coinvolgono la nota disciplinare e l'incolumità fisica degli alunni può essere complessa per diverse ragioni (la conseguenza spesso è estendere la nota a tutta la classe):

  • Difficoltà di individuazione: non sempre è facile individuare i responsabili di atti di bullismo o vandalismo.
  • Mancanza di prove: a volte, anche se si conoscono i responsabili, è difficile trovare prove sufficienti per comminare una sanzione disciplinare.
  • Gestione delle emozioni: le situazioni che coinvolgono l'incolumità fisica degli alunni possono essere molto emotive, sia per gli studenti che per i docenti.
  • Gelosia tra alunni, si tenta di riportare all'ordine l'intera classe; la nota può essere estesa a tutti poiché le "differenze" prima o poi rendono i rapporti tra alunni problematici e di scontro.

Criticità:

Bisogna stare attenti poiché alcuni ragazzi e alcune famiglie interpretano o strumentalizzano certe formule comunicative.

martedì 26 marzo 2024


Un generatore di cruciverba è uno strumento fantastico che offre una varietà di vantaggi per persone di tutte le età.

Oltre a creare cruciverba su misura per le tue passioni e interessi, puoi personalizzare la difficoltà, la lunghezza e il formato, e scegliere le parole da utilizzare. Questi strumenti offrono spesso la possibilità di includere immagini e audio, rendendoli ancora più coinvolgenti per gli studenti. Inoltre, puoi creare puzzle interattivi che forniscono feedback immediato sulle risposte degli studenti. 

Puoi anche personalizzare i puzzle scegliendo parole, fatti storici, termini scientifici o concetti matematici. È un modo coinvolgente per rinforzare la conoscenza senza che sembri un compito!

Oltre ai benefici cognitivi menzionati, i cruciverba possono anche aiutare a migliorare la concentrazione, la pazienza e le capacità di ragionamento logico.

Alcuni esempi di generatori di cruciverba online che meritano menzione:

  • Educolor.it: questo sito offre un generatore di cruciverba facile da usare e adatto a tutti i livelli di abilità. È possibile creare puzzle con immagini e audio, e la piattaforma include anche una vasta gamma di cruciverba già pronti da giocare.
  • Crossword Labs: questo sito offre un generatore di cruciverba più avanzato con molte funzionalità personalizzabili. È possibile creare puzzle con griglie di diverse dimensioni, includere parole nascoste e utilizzare diversi tipi di indizi (in lingua inglese).
  • The Teacher's Corner: questo sito offre una varietà di risorse per insegnanti, tra cui un generatore di cruciverba facile da usare. È possibile creare puzzle con vocabolario specifico per una materia o un livello scolastico (in lingua inglese).

In conclusione, i generatori di cruciverba sono strumenti versatili e divertenti che possono essere utilizzati per una varietà di scopi. Sia che tu voglia creare un puzzle per un progetto scolastico, per una festa di compleanno o semplicemente per divertirti, un generatore di cruciverba può aiutarti a dare vita alla tua idea.

domenica 24 marzo 2024


Nato dalla collaborazione tra i siti Naturino e Mammafelice, un ebook di Pasqua scaricabile gratuitamente per far vivere ai bambini un tour virtuale alla scoperta delle tradizioni pasquali in diversi Paesi del mondo.

Un viaggio divertente e istruttivo che accompagnerà i più piccoli alla scoperta di:

  • Come si festeggia la Pasqua in Paesi come America, Scandinavia, Francia, Germania e Australia, ecc.
  • Le tradizioni legate a questa festività, con i loro personaggi caratteristici come l'Easter Bunny americano e i maghetti pasquali della Scandinavia.
  • Storie, leggende e filastrocche a tema pasquale.
Spazio alla creatività con:
  • Un tutorial per creare il cestino per la caccia alle uova di cioccolato a partire dalle vecchie scatole di scarpe.
  • Disegni da colorare.
  • Decorazioni per la casa e per le uova sode.
L'ebook è un modo divertente e coinvolgente per:
  • Imparare le diverse culture e tradizioni legate alla Pasqua.
  • Stimolare la creatività dei bambini.
  • Trascorrere del tempo in famiglia all'insegna del divertimento e dell'apprendimento.
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Sito Mammafelice: https://www.mammafelice.it/


Le vacanze di Pasqua sono un momento di riposo e divertimento per tutti, bambini e docenti compresi. Proprio come gli insegnanti hanno bisogno di staccare la spina dalla routine scolastica per ricaricare le batterie, anche i bambini necessitano di un periodo di relax per consolidare gli apprendimenti e affrontare gli ultimi mesi con grinta e entusiasmo.

Evitiamo di caricare i bambini di compiti eccessivi durante le vacanze pasquali. Troppo spesso, infatti, il tempo libero viene sacrificato in favore di esercizi ripetitivi e noiosi che non solo non favoriscono l'apprendimento, ma rischiano di demotivare gli studenti e alimentare l'ansia da prestazione. Al contrario, perché non proporre ai bambini un mini book di attività ricreative che siano divertenti, coinvolgenti e, al tempo stesso, stimolanti? 

Vi consiglio un mini book (creato da https://www.sos-educazione.it/) che può diventare un compagno di viaggio per le vacanze pasquali, un diario creativo dove annotare pensieri, disegni e ricordi di questo periodo speciale. Insomma un regalo prezioso per il tempo libero.

Con un pizzico di fantasia e creatività, possiamo regalare ai bambini un tempo libero prezioso, fatto di attività che li divertono, li stimolano e li aiutano a crescere. 

Ricorda: il tempo libero è un diritto fondamentale per tutti, valorizziamolo anche con attività che arricchiscono la mente e il cuore.

Clicca qui per scaricare il mini-book di Pasqua!

domenica 17 marzo 2024


Anna Ronca è un'insegnante italiana di scuola primaria con una passione per l'innovazione didattica e l'utilizzo delle tecnologie in classe. È la creatrice di Annaronca.it, un sito web educativo ricco di risorse per insegnanti, alunni e genitori, oramai chiuso definitivamente dopo più di 20 anni di attività online.

Ecco alcune notizie sulla carriera e sul suo amato sito internet:

Anna ha insegnato per oltre 30 anni nella scuola primaria, sperimentando e sviluppando metodologie didattiche innovative. Intorno i primi anni del 2000 ha creato Annaronca.it, uno dei primi siti web in Italia ad offrire materiale didattico digitale per la scuola primaria. Il sito ha avuto un grande successo, diventando un punto di riferimento per insegnanti e studenti di tutta Italia.

Perché ha chiamato il sito ANNARONCA?

Nel corso della sua carriera ha avuto modo di occuparsi anche dei bambini speciali, il primo a chiamarla così, in modo buffo, fu proprio un alunno con disabilità.

Ecco cosa scriveva nel suo sito: "Ogni volta che gli chiedevo:- Chi sono io?- Lui immancabilmente rispondeva con un gran sorriso – Lannalonca! Di chi parlo? Ma di un bambino naturalmente, di un mio bambino, di uno dei tanti che ha attraversato la mia vita e ha fatto in modo di non farsi scordare mai".  Da lì a “Lannaronca”... 

Il suo sito web, offriva una vastissima quantità di materiale didattico, adatto a tutte le discipline, i materiali erano curati con attenzione e di alta qualità; inoltre offriva una grande varietà di contenuti, tra cui schede didattiche, esercizi interattivi, giochi didattici, video lezioni e materiali per la valutazione. Visitandolo offriva anche una panoramica completa dell'evoluzione della didattica e della pedagogia nel corso del tempo. Attraverso le sue numerose risorse, era possibile ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato dall'educazione tradizionale, basata sulla trasmissione frontale del sapere, alla didattica innovativa, che pone al centro l'apprendimento dell'alunno.

Insomma questa Maestra ha mostrato nel corso della sua carriera come la passione e l'impegno possano fare la differenza. Con il suo lavoro ha contribuito a innovare la didattica italiana e a rendere le tecnologie un strumento prezioso per l'apprendimento degli alunni.

Attualmente la maestra Anna è in pensione da più di 10 anni e si occupa felicemente della sua famiglia e dei nipotini. La maestra, sempre con uno sguardo agli altri, sta studiando un modo per rendere disponibile gratuitamente tutto il materiale di questi venti anni e più di attività sul web.


Negli ultimi vent'anni, il panorama della didattica online ha subito un'evoluzione radicale. Molti siti web, blog e portali che hanno fatto la storia dell'insegnamento digitale sono purtroppo scomparsi o non più aggiornati. In questo articolo, daremo uno sguardo nostalgico ad alcuni di questi pionieri della didattica online, esplorando il loro contributo e l'impatto che hanno avuto sulla scuola.

1. Lannaronca: Un vero e proprio punto di riferimento per la didattica online fin dai suoi albori. Offriva una vasta gamma di materiali per docenti e studenti, tra cui schede didattiche, esercizi interattivi, forum e chat (il sito non risulta più raggiungibile, speriamo solo momentaneamente).

2. La Girandola: Un sito web ricco di risorse per la scuola, con attività ludiche e creative per diverse discipline. Il suo motto, "Insegnare divertendo", riassumeva perfettamente la filosofia del sito. La Girandola ha chiuso dopo 16 anni, a settembre 2016. Dalla Girandola nasce, però, "Il Gomitolo" sito sicuro per bambini e ragazzi che offre servizi di comunicazione protetti (bacheca, blog, chat e forum), tante rubriche a cui chiedere un aiuto o un consiglio, spazi per le creazioni dei visitatori, una raccolta di articoli, fiabe e racconti, un archivio di siti e mille altre cose, interessanti anche per genitori e insegnanti.

3. Infanziaweb: Un portale dedicato all'infanzia, con proposte educative e didattiche per la fascia d'età 0-6 anni. Offriva anche spunti di riflessione per genitori ed educatori.

4. Lauraproperzi.it: Un sito web personale di una docente di scuola primaria, ricco di materiali e spunti di riflessione sulla didattica. Non più raggiungibile, peccato poichè rappresentava una preziosa risorsa per insegnanti.

5. Sostegno.forumattivo: Un forum dedicato ai docenti di sostegno, con un vivace scambio di esperienze, consigli e materiali didattici. Ancora online ma non più seguito come un tempo.

6. Umapalata.com: Un sito web con attività e giochi didattici per bambini di tutte le età. Le sue proposte, semplici e divertenti, rendevano l'apprendimento un gioco.

7. Vbscuola.it: Un portale con risorse per la scuola primaria e secondaria di primo grado, tra cui schede didattiche, video e software educativi (non più raggingibile).

8. Mondosilma.com: Un sito web ricco di materiali per la scuola dell'infanzia e primaria, con proposte creative e interattive. Il sito creato da Adriana D'angelo, dopo la sua improvvisa scomparsa, non è più navigabile.

9. Arisimarialuisa.it: Un sito web personale di una docente di scuola primaria, con materiali didattici e spunti di riflessione per l'insegnamento (sito dismesso).

10. Baby-flash: Un sito web con giochi didattici per bambini. In seguito è diventato a pagamento, ma rimane una risorsa preziosa per l'apprendimento.

11. Dienneti.it: Un sito web con proposte didattiche per la scuola primaria e secondaria di primo grado, focalizzate sull'utilizzo delle tecnologie digitali (non più raggiungibile).

Merita a parte un discorso i siti che hanno utilizzato "Flash Player" (applicazione video), essi non sono più fruibili per diversi motivi, tra cui la mancanza di supporto da parte di Adobe, problemi di sicurezza, incompatibilità con i browser moderni, obsolescenza e problemi di performance.

Questi siti web sono solo alcuni esempi dei tanti pionieri della didattica online che hanno contribuito a innovare la scuola negli ultimi vent'anni. Il loro lavoro ha aperto la strada a nuove possibilità di insegnamento e apprendimento, che oggi diamo per scontate. Ricordare o esplorare questi siti storici ci permette di rivivere un'epoca pionieristica della didattica digitale e di trarre ispirazione per il futuro della scuola. L'evoluzione della didattica online è un processo in continua crescita, e il contributo di questi siti web pionieristici rimane fondamentale per comprendere le radici e lo sviluppo di questa rivoluzione educativa.

N.B. sicuramente non ho menzionato tutti i portali storici dei primi anni 2000. Chi vuole può segnalarmi altri siti da mettere in elenco.

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