mercoledì 22 ottobre 2008

Oggi vi parlo di una tecnica poco conosciuta: l’abbraccio contenitivo (o holding). E’ un metodo per affrontare le crisi dei bambini che utilizza l'abbraccio per rafforzare il rapporto tra genitori e figli o quella tra insegnante e bambino (quindi è applicabile in ambito scolastico).
Inventato negli USA e sperimentato su bambini affetti da autismo. Gli specialisti avevano constatato notevoli miglioramenti nelle capacità di interazione di questi bambini. Ma venne in mente di utilizzare l'holding con bambini non disabili ma che manifestavano in famiglia semplici disagi.
Il bambino viene circondato fra le braccia del genitore, il suo corpo viene sollecitato nel senso del tatto, (quasi in una riproduzione della gestazione). In questa situazione si sviluppano nuovi messaggi che arrivano profondamente al bambino, in particolare si amplia la stimolazione sensoriale: oltre al tatto, vengono coinvolti anche l'udito e la vista. La mamma parla al suo bambino con tono sereno e saldo, cercando di trovare il contatto oculare. Questo è la base tramite la quale si diffonde il contenimento del disagio infantile: il bambino in braccio alla mamma può urlare, piangere, cercare di mordere, divincolarsi, ma la madre gli comunica che questi sentimenti, per quanto violenti o ostili, sono accolti dal genitore e "disarmati". Può sfogarsi con la consapevolezza che "non può far male" a nessuno, nemmeno a se stesso, ed è accettato interamente, pur provando impulsi negativi. Infatti i bambini hanno tutti il terrore di essere rifiutati, specie se fanno i "cattivi", e paradossalmente molti di loro per mettere alla prova i genitori propongono comportamenti di sfida. Inoltre, i bambini piccoli non hanno ancora sviluppato grandi capacità di comunicare il proprio disagio con le parole e quindi "scoppiano" in capricci incomprensibili. Ma se il genitore, non solo non li allontana, ma li tiene fra le braccia, e dedica loro del tempo per aiutarli a "gestire" le sensazioni di rabbia, di smarrimento, di frustrazione o semplicemente di ansia, si sentono interiormente confortati e rassicurati, e quindi il legame profondo che hanno con i propri genitori ne esce rafforzato in modo naturale. E' importante durante l'abbraccio contenitivo insegnargli anche le parole per dare un nome a ciò che provano: è un ulteriore espressione di "empatia" da parte del genitore.
Naturalmente il difficile dell'holding è avere la forza e la serenità per portare fino in fondo l'abbraccio, in quanto le reazioni dei bambini possono essere violente.,
I bambini hanno bisogno di essere "contenuti", il metodo dell'holding è solo più diretto e immediato, ma esistono altri modi per dargli questa sensazione di contenimento: con le parole, con gli sguardi, con la nostra presenza costante nella loro vita. In fine si ricorda che il principio alla base dell'holding è il contatto fisico, un contatto che unisce non solo i corpi ma anche le menti.
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2 commenti:

  1. Ciao Carmelo, grazie per aver visitato il mio blog. Devo dire che trovo i tuoi post molto interessanti, anche perché quest'anno per la prima volta ho in classe alcuni alunni con il sostegno e ammetto la mia totale impreparazione a gestire la situazione, a partire dal rapporto con il collega di sostegno. Sto cercando dunque di documentarmi come meglio posso...mi sa che ti "userò" un po'.
    Buon lavoro

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  2. Grazie elysa, sono contento di aiutarti nel tuo lavoro, se hai bisogno sono a tua disposizione...

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