Tapparsi le orecchie come strategia contro la difficoltà di integrazione sensoriale
Lo studio , condotto da Mark Wallace , Ph.D. , direttore del Brain Institute Vanderbilt ,
è il primo ad illustrare il legame tra i due sensi e suggerisce che i
deficit nei blocchi sensoriali per il linguaggio e la comunicazione in
ultima analisi può ostacolare le abilità sociali e comunicative nei
bambini con l’autismo. I
risultati inoltre potrebbero avere applicazioni molto più ampie ,
perché il funzionamento sensoriale varia anche in altri disturbi come la
dislessia e la schizofrenia.
Nello
studio , i ricercatori della Vanderbilt University hanno confrontato 32
bambini con sviluppo tipico di età compresa tra i 6 e18 anni con 32
bambini con autismo ad alto funzionamento. I partecipanti
allo studio hanno eseguito una batteria di compiti diversi , in gran
parte tramite computer e usando diversi tipi di stimoli audiovisivi i
ricercatori indagavano se gli stimoli visivi e uditivi venissero
percepiti come eventi presentati nello stesso momento.
Lo
studio ha riscontrato che i bambini con autismo hanno un allargamento
nella cosiddetta finestra temporale vincolante ( TBW ), dimostrando che
il cervello ha difficoltà associare eventi visivi e uditivi che
avvengono entro un certo periodo di tempo .
“I bambini
con autismo hanno difficoltà a elaborare un ‘comando’ simultaneo in
canali audio e visivi, ovvero vi è una difficoltà a integrare le
informazioni simultaneamente da occhi e orecchie” , ha detto il co
-autore Stephen Camarata , Ph.D. “E ‘ come se stessero guardando un film straniero doppiato male: nel loro cervello i segnali uditivi e visivi non corrispondono.”
“Una delle immagini classiche dei bambini con autismo è che hanno le mani sopra le orecchie “, ha detto Wallace . “Crediamo che una delle ragioni possa essere la compensazione dei loro cambiamenti nella funzione sensoriale, semplicemente cercando di attivare un senso alla volta . Può trattarsi quindi di una vera e propria strategia per minimizzare la confusione tra i sensi . “
Wallace ha
osservato inoltre il nuovo DSM – 5 , che funge da autorità universale
per la diagnosi psichiatrica , ora riconosce l’elaborazione sensoriale
come un deficit fondamentale nell’autismo.
Ecco un video in inglese che spiega questo aspetto:
Fonte: http://www.portale-autismo.it).
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