I DSA sono stati oggetto di interesse fin da subito, da quando sono entrato in classe non mi sono solo occupato dei bambini con disabilità ma nella mia esperienza quasi decennale, rientrano anche i bambini e ragazzi con DSA e BES.
Il mio interesse nasce anche dalla componente emotiva di questi bambini, che purtroppo sono segnati dall'insuccesso scolastico e dalla poca capacità di alcuni docenti di mostrare empatia e mettere in atto strategie alternative. Nasce anche il problema delle certificazioni che vanno verso i DSA e i BES nonostante potrebbe esserci anche una componente che fa paura:  la disabilità! Eppure la "comorbilità" esiste...  Cosa può accadere se invece un bambino ha una disabilità non accertata ma presenta solo una certificazione di DSA?
Aiutarli non è facile, si tratta di entrare in contatto con la loro pià intima personalità, di percorrere insieme un persorso educativo non facile ma importante per loro e per le famiglie!
Cosa significa avere un disturbo come i DSA o i BES? Come ci si può sentire quando un docente non comprende l'efficacia di strategie compensative? Molti altri quesiti nascono e si ripetono nei gruppi su facebook... tale fenomeno è in crescita, il malcontento implica sicuramente maggiore attenzione a questa situazione, non è altro che una sfida educativa per una scuola priva molto spesso di aiuti e strumenti!
A queste domande precedenti si aggiungono molte altre... come il ruolo della famiglie che più che mai affida totalmente questi ragazzi alla scuola; la mancanza di competenze, in ambito familiare, sul disturbo e gli errori pragmatici sul linguaggio adottati per definirlo... Per molti i DSA e BES non sono altro che una semplice CARATTERISTICA... cosa ben diversa nel dire che va trattata come una caratteristica...è tutta un'altra cosa!
Una persona con DSA per me è una persona
 qualunque che ha un problema di apprendimento, nonostante ciò basta 
menzionare "bocciatura" che sembra qualcosa di impossibile e contro la 
legge, basta una nota per considerarla come una violenza psicologica e 
mai come comunicazione o un segnale verso l'attivazione della 
famiglia... se si usa una terminologia medica o corretta si viene accusati di 
essere docenti poco inclini verso la sensibilità e la competenza, 
senza sapere che minimizzare porta soltanto a cancellare quei diritti 
ottenuti dopo anni di lotte, oltre al fatto che i ragazzi così non 
raggiungeranno mai un auto-consapevolezza di sé, utile per compensare... Come se i DSA e i BES siano inattaccabili, come se non presenterebbero attegiamenti uguali a chi non raggiunge gli obiettivi, nonostante venga messo in atto tutto l'occorrente.
Voglio sottolineare come molti insegnanti ai collegi dichiara di essere in 
difficoltà. Sicuramente dovrebbe essere messo in atto tutto ciò che è 
necessario per ragazzi con difficoltà di apprendimento ma molti docenti 
lamentano delle difficoltà incontrate... voi conoscete un bambino o 
ragazzo con DSA uguale ad un altro? Se in una classe ci sono 25 bambini 
come fa questa insegnante tra DSA e BES, DISABILI a mettere in atto per 
tutti gli strumenti compensativi? Ogni 
bambino ha esigenze diverse con difficoltà differenti questo significa 
che non tutti i materiali predisposti sono utili allo stesso modo e con 
la stessa efficacia... come facciamo? Dov'è l'ASL? Perchè non mettono in atto progetti di supporto verso alunni e insegnanti, coinvolgendo i genitori?
Tutti ad infierire sugli insegnanti che quando 
sbagliano per tentativi ed errori... semplicemente vengono considerati 
non preparati... senza mai porre l'accento su "il contesto" scolastico e
 il gruppo classe... eppure nella sperimentazione psicologica "il 
contesto" è una variabile importante da non sottovalutare... è la prima 
cosa che fanno apprendere nelle università ... ma nessuno ne parla nei 
famosi corsi di formazione...
Nei corsi di 
formazione la prima cosa che affermano è che non ci dobbiamo aspettare 
"la bacchetta magica" eppure si pretende, dove ogni insuccesso del bambino è esclusivamente colpa del docente. Voi
 genitori non fate fatica per eseguire in compiti a casa? Pensate a noi docenti 
in classi di 25 alunni con ognuno una sia specifica necessità... mi 
piacerebbe invece che gli specialisti mostrassero le tecniche che ci 
consentirebbero di aiutare maggiormente i nostri alunni e non un elenco di
 errori, non soltanto accuse pesanti e diffamazione contro la categoria... poichè gli errori vanno non sottolineati ma cancellate con le
 BUONE PRATICHE... Le difficoltà devono 
rendere forte... e questa forza la si deve usare per diffondere le buone
 pratiche e le tecniche che rendono grandi le persone poichè regalano 
una SECONDA VITA ai nostri cari alunni... 
Da anni combatto la disinformazione, da anni mostro che non tutti gli
 insegnanti sono privi di competenze, anzi c'è chi lotta ogni giorno per
 ottenere anche un minimo miglioramento nei nostri alunni. La scuola, 
così amata e così odiata ma nessuno si occupa di cercare di ripartire da
 qualche parte, per esempio da noi stessi dal ruolo di docenti e dal 
ruolo di genitori e dal ruolo di specialisti... E' una lotta quelli 
degli adulti per mostrare di essere sempre in ragione, è una lotta a 
colpi di diffamazione senza badare al riscontro patetico e senza fini 
verso gli altri, bisognosi non di polemiche ma di SUPPORTO.... 
Ma allora la colpa dell'insucesso, evidenziato dal malcontento di molti genitori, di chi è? E' solo colpa della scuola? Oppure di un sistema "deformato" privo di rete collaborativa e di un contesto complesso? 
A voi le considerazioni finali...Carmelo Di Salvo.
 

 
 
 
 
 

 
 
   
Carmelo riguarda la consecutio e i modi verbali.
RispondiElimina"come se dsa e bes non PRESENTASSERO..."