E' caso di questi giorni di una docente di sostegno che ha
addirittura perso il proprio bambino (era incinta) a causa di un morso
da parte dell'alunno psicotico che seguiva (uno dei tanti fatti di cronaca scolastica). La domanda è: come
possiamo tutelarci da questa sempre maggior violenza nelle scuole,
spesso legata a patologie gravi che vengono minimizzate? In particolare
in caso di danni a persone o cose come tutelarsi?
Risponde Flavio Fogarolo, ex insegnante e per diversi anni referente per la disabilità presso
l'Ufficio Scolastico di Vicenza:
"Precisiamo
intanto che eventuali danni a oggetti personali subiti a scuola vanno
rimborsati, o dall'assicurazione o dalla scuola stessa. Non ovviamente
dai genitori degli alunni. Le insegnanti di sostegno in gravidanza vanno tutelate e, in base alla normativa
sui lavori a rischio ( DL 151 del 2001), hanno diritto ad avere assegnati alunni che non
presentano problemi di questo tipo. La responsabilità è del dirigente. Detto
questo, il consiglio che posso dare è di cercare di gestire sempre
queste faccende in condivisione con dirigente e colleghi, mai
trasformare il problema in un affare personale degli insegnanti di
sostegno. E di fronte a problemi gravi la scuola deve chiedere il
supporto di altri soggetti (comune, ASL, famiglia per quel che può fare)
per organizzare assieme una risposta adeguata".
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