Si tratta di un rompicapo formato da un quadrato composto da diverse figure geometriche che si possono separare
per dare vita ad un’infinita di altre figure.
La regola per utilizzarlo è semplice: su
un piano, e senza sovrapporli, vanno usati tutti e 7 i pezzi di cui è
formato in modo da creare delle figure riconoscibili e dalle giuste
proporzioni.
Si tratta di un gioco di origine cinese e
di antica tradizione (potrebbe risalire addirittura a 3000 anni fa!)
anche se non si conosce bene la sua storia. Viene chiamato anche “le
sette pietre della saggezza”, questo nome suggestivo con cui è
conosciuto nella sua terra d’origine fa riferimento al fatto che si
ritiene saggio e talentuoso chi ha piena padronanza di questo gioco.
Si tratta infatti di passatempo solo apparentemente facile e “da
bambini”: chi lo conosce sa che realizzare le figure non è sempre
intuitivo e semplice, spesso si richiedono degli schemi da seguire per
creare ciò a cui la fantasia lì per lì non era arrivata. Anche
ricomporre semplicemente il quadrato originario può dare difficoltà,
soprattutto a chi è alle prime armi.
- COME COSTRUIRE IL TANGRAM A SCUOLA
La versione originale è quella in legno ma esistono ormai Tangram di
diversi materiali e generi e volendo si può creare anche da soli con il cartoncino, ecco il video che ci guida nella sua realizzazione:
- I VANTAGGI DEL ANGRAM E IL SUO USO DIDATTICO
Un gioco come il Tangram offre diversi vantaggi, è in grado soprattutto di stimolare l’immaginazione e la creatività grazie al fatto che i vari pezzi che lo compongono possono essere sapientemente assemblati in diverse forme realizzando così figure di ogni genere. L’importante è non barare: ogni figura deve essere infatti creata utilizzando tutti e 7 i pezzi del Tangram.
Esistono poi delle varianti al classico gioco pensate per i bambini più piccoli alle prese con forme e colori che possono essere utilizzate per stimolare la loro fantasia e realizzare degli originali puzzle. Con i pezzetti di legno i bambini si divertiranno a creare figure diverse allenando la loro capacità logica ma anche migliorando le loro percezioni grafiche e dello spazio.
I vari oggetti, animali o figure geometriche che si possono realizzare possono servire anche ad illustrare storie per i più piccoli. Tra l’altro si riescono anche a creare figure molto articolate e apparentemente “vive”, illusioni ottiche in grado di stimolare ancora di più l’immaginazione e l’espressività.
Le potenzialità di questo gioco sono ormai consolidate anche in campo didattico e c’è chi lo utilizza per facilitare l’insegnamento della matematica e della geometria ma anche all’interno di test psicologici.
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