lunedì 27 aprile 2015

L'anno scolastico 2014/2015 è per i neoassunti un periodo particolare di formazione; i nuovi docenti a tempo indeterminato sono chiamati ad affrontare una serie di corsi, laboratori e formazione in piattaforma online... Non esiste più la "relazione finale", essa è stata sostituita dal "portfolio" che verrà costruito nella piattaforma online dell'INDIRE tramite le attività richieste nei vari incontri di formazione.

Una di queste attività è l'analisi della situazione di un alunno BES che dovrà essere VALUTATA tramite un ANALISI SWOT... ma cos'è???

In questo articolo troverete alcuni informazioni su questa tecnica e prossimamente spero di caricare degli esempi e altri suggerimenti!!! Buona lettura!
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L’analisi dei bisogni, di ordine educativo-didattico e organizzativo-gestionale, può essere svolta con questionari a risposta chiusa (più facilmente quantificabili), aperta (se si intende cogliere soprattutto gli aspetti qualitativi di un problema) o mista. Può avvalersi anche di ricerche conoscitive elaborate da agenzie del territorio o svolte direttamente dalla scuola o da reti scuole.
Se il progetto riguarda un gruppo ristretto di alunni o di famiglie (per esempio un gruppo – classe) sarà possibile usare più metodologie d’indagine: dall’osservazione diretta, al focus group, ai colloqui individuali ecc.
L’analisi delle opportunità/possibilità in termini di punti di forza e di debolezza, opportunità e rischi connessi all’intervento progettuale, è uno strumento di riflessione interna al gruppo di progetto, che in parte coincide con la valutazione “costi-benefici” e che può avvalersi dell’analisi SWOT: una tecnica efficace non solo per la valutazione ex ante del progetto, ma anche per il suo sviluppo operativo.
La tecnica consente una sistematizzazione e una lettura incrociata delle informazioni raccolte nel corso dell’attività.
L’analisi SWOT fornice un’analisi comparativa dei punti di forza -Strenghts- (per esempio, miglioramento dei rapporti scuola-famiglia) e di debolezza – Weaknesses - (per esempio, difficoltà di gestione dell’organico) potenziali interni al progetto nonché delle opportunità – Opportunities - (per esempio, possibilità di accordi con Biblioteche comunali per attività di educazione alla lettura) e minacce –Threats - (per esempio, opposizione di altre scuole o di istituzioni del territorio) potenziali esterne. Offre, quindi, la possibilità di correlare in modo efficace le azioni in una pianificazione strategica che, prevedendo i possibili valori d’impatto, agisca in corso d’opera con correttivi idonei a sviluppare gli aspetti positivi e ridurre quelli negativi.

Questa tecnica si avvale dell’utilizzo di un foglio di lavoro organizzato in quattro settori, ciascuno dei quali viene compilato con le rispettive voci (preferibilmente non più di 10 e non troppo generiche), che sono suscettibili di ulteriori analisi.

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