Nelle
nuove Indicazioni
il curricolo, dunque, torna ad essere lo strumento fondamentale per
delineare l’identità di una scuola, e attorno a cui progettare,
realizzare e valutare
le attività scolastiche, oltre che punto di riferimento per le
attività di ricerca e
sperimentazione: la
scuola torna ad avere un’identità curricolare (a differenza delle
Indicazioni della Moratti).
Nelle Indicazioni Nazionali (4. Sett. 2012) a proposito del curricolo, si legge quanto segue (fare attenzione ai singoli termini):
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Nelle Indicazioni Nazionali (4. Sett. 2012) a proposito del curricolo, si legge quanto segue (fare attenzione ai singoli termini):
1.
«Ogni
scuola predispone il curricolo,
all’interno del Piano dell’offerta formativa, con riferimento al
profilo
dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi
per lo sviluppo della competenza,
agli obiettivi
di apprendimento
specifici per ogni disciplina.»
[I.N.
4.sett.2012, p.12]
2.
«…le
Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la
progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto,
che la comunità professionale è chiamata ad assumere
e a contestualizzare,
elaborando specifiche scelte relative a contenuti,
metodi,
organizzazione
e valutazione
coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.”
[I.N.
4.sett.2012, p.12]
Due sono le considerazioni che si possono ricavare da queste affermazioni:
Due sono le considerazioni che si possono ricavare da queste affermazioni:
-la prima
è che il curricolo nel suo complesso è costituito da otto
elementi: 1) profilo,
2) traguardi per lo sviluppo delle competenza, 3) obiettivi di
apprendimento, 4) terreno degli apprendimenti (campi e discipline),
5) contenuti, 6) metodi, 7) organizzazione e 8)valutazione;
-la seconda
è che questi otto elementi si collocano all’interno di
un’architettura
articolata in tre parti:
-
il sistema della mete
-
il terreno degli apprendimenti (campi e discipline)
-
il tracciato o itinerario.
- Il vincolo della centralità delle «competenze»
«La
scuola finalizza
il curricolo
allo sviluppo delle competenze
previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo,
fondamentali per la crescita personale e la partecipazione sociale …
sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta
all’autonomia didattica delle comunità scolastiche progettare
percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle
competenze.» [I.N.
4.sett.2012, p.14]
«Ogni
scuola predispone
il curricolo,
all’interno del Piano dell’offerta formativa, con
riferimento al profilo
dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione»
[I.N.
4.sett.2012, p.12]
«Il
profilo che
segue
descrive,
in forma essenziale,
le
competenze
riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della
cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del
primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze
delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema
educativo e formativo italiano.» [I.N.
4.sett.2012, p.10]
- Il vincolo della verticalità del curricolo o continuità
«L’itinerario
scolastico dai 3 ai 14 anni, pur abbracciando tre tipologie di
scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità pedagogica
e professionale, è progressivo
e continuo. La
presenza, sempre più diffusa, degli istituti comprensivi, consente
la progettazione di un unico
curricolo verticale e
facilita il raccordo tra con il secondo ciclo dell’istruzione e
formazione. » [I.N.
4.sett.2012, p.12]
«La
generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola
dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le
condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda
in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al
termine del primo ciclo di istruzione» [I.N.
4.sett.2012, p.10]
Dunque,
non si tratta solo di progettare un curricolo per competenze, ma
anche di progettare un curricolo
verticale.
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