Otto
è un orso di peluche confezionato in una fabbrica di giocattoli della
Germania che si ritrova, oramai vecchio e malconcio, nel negozio di un
rigattiere. È l’orsetto stesso a raccontare la sua storia e la sua
amicizia con David e Oskar, due bambini tedeschi inseparabili. Otto
viene infatti regalato a David nel giorno del suo compleanno dai suoi
genitori e da quel momento i tre trascorrono insieme ogni giorno,
divertendosi ed inventando nuovi giochi. David però è ebreo e un brutto
giorno lui e la sua famiglia vengono portati via dai soldati, ma prima
di andarsene David consegna Otto al suo amico. Ben presto la guerra
raggiunge anche la città di Oskar e i bombardamenti aerei la radano al
suolo; Otto si ritrova solo, salvato da un soldato americano che, una
volta terminata la guerra, lo porta in America dalla sua famiglia. Le
sue traversie non sono però ancora finite e solo molti anni dopo Oskar
lo ritroverà nel negozio del rigattiere; i due ritroveranno infine anche
l’amico David di cui avevano perso le tracce molti anni prima…
Il libro, pubblicato in Germania nel 1999 e poi in Italia dal 2003
con Mondadori, è ormai diventato un classico in grado di raccontare e
spiegare la guerra e l’Olocausto a bambini anche piccoli. Tomi Ungerer è
un famoso autore ed illustratore che ha vinto il Premio Andersen nel
1998 come miglior illustratore e poi di nuovo nel 2002 come miglior
autore. In questa nuova edizione illustrata ha scelto un punto di vista
particolare, quello dello stesso orsacchiotto protagonista, per parlare
di un tema difficile e delicato con un linguaggio semplice ma non
banale. Il contesto della Seconda guerra mondiale è ben delineato dalle
parole e anche dalle illustrazioni, che raccontano l’orrore e la paura
delle bombe, anche se non vengono descritti i campi di concentramento e
le crudeltà che vi erano perpetuate quotidianamente; in questo modo il
messaggio che arriva al lettore è soprattutto quello positivo della
forza e del calore dell’amicizia, che può durare anche tutta la vita.
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